Alla vigilia della Settimana Santa, che per Roma è sempre tra le più 'calde' sul fronte della sicurezza per i riti pasquali, la Domenica delle Palme della capitale è stata agitata da un allarme bomba alla Rinascente - rivelatosi falso - e dalla segnalazione anonima di un tunisino che secondo una missiva sarebbe pronto a compiere un attentato in città. Nel mirino ci sarebbero bar, siti turistici, metropolitana e aree commerciali del centro.
La lettera è arrivata all'ambasciata italiana a Tunisi e dell'uomo è indicata l'età - 42 anni - come pure il fatto che ha precedenti per droga. Una sua foto è stata diffusa alle pattuglie delle forze dell'ordine in servizio nella capitale.
La tensione è salita all'ora di pranzo per un allarme-bomba attivato con una telefonata anonima che indicava genericamente 'la Rinascente' a Roma. Subito attivato l'attivazione di un protocollo di sicurezza e prevenzione che per quanto affinato e collaudato è poi chiamato alla prova del nove sul terreno, con l'intervento degli artificieri. In qualche modo a farne le spese sono state le migliaia di romani e turisti che si accingevano a fare un giro tra i piani de La Rinascente di via del Tritone, strada che si trova in prossimità di Fontana di Trevi e di piazza di Spagna, due luoghi cult del turismo, ma anche della Roma istituzionale (Palazzo Chigi e Camera dei deputati).
E poiché non sarebbe stata indicata con precisione che si trattava della sede di via del Tritone, ecco che l'allarme ha coinvolto anche l'altra sede romana de La Rinascente, quella ubicata in piazza Fiume, altro posto non meno importante: è un crocevia che porta facilmente in direzione della stazione Termini, e anche di due dicasteri (Mise e Mef), porta pure verso l'ambasciata degli Stati Uniti in Italia, in via Veneto, e quindi in via Barberini e da lì verso il 'cuore' della Difesa italiana oppure nuovamente verso Palazzo Chigi e Montecitorio.
Insomma un bel problema per le forze dell'ordine, e così tutti fuori dalle due sedi de La Rinascente, controlli mirati anche con l'impiego di cani addestrati a fiutare la presenza di esplosivi. Per visitatori, potenziali clienti e turisti non è stato facile capire subito che quanto veniva detto attraverso l'altoparlante non era un messaggio pubblicitario ma un invito - tanto cortese quanto fermo e insistente - a lasciare l'edificio, anzi gli edifici. In una parola, evacuare La Rinascente e lasciar lavorare le forze di polizia alla ricerca di una ipotetica bomba cosi' come l'aveva segnalata la telefonata anonima.
E poichè i curiosi non mancano mai, in via del Tritone è stato deciso di allargare l'area di sicurezza, ovvero sgomberare il marciapiede antistante l'edificio, creare una sorta di 'terra di nessuno' tra la gente in strada e l'edificio stesso, permettendo anche un lavoro più agevole per i mezzi delle forze di polizia arrivati sul posto. Quando i controlli hanno dato esito negativo, le porte sono state riaperte e le frotte di turisti e visitatori si sono nuovamente 'impossessate' de La Rinascente, specie di quella del centro città e lo shopping pre-pasquale, accompagnato dalla bella giornata di sole e dalla temperatura più dolce è tornato ad essere il padrone della situazione.
Il sistema di vigilanza e prevenzione sul territorio però persiste, ed anzi viene intensificato in questo periodo.