Da giugno ad oggi, la Guardia di Finanza ha effettuato 404 controlli sui proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: in 256 casi, in pratica due su tre, sono emerse irregolarità, per un totale di 1.680 violazioni. In Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio i casi più numerosi. Due esempi tra tanti. Nelle "Cinque terre", l'80% degli operatori turistici controllati aveva dichiarato di disporre di un numero di camere e posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati in sede di ispezione.
Emersi ricavi non dichiarati per oltre un milione di euro e Iva evasa per oltre 140 mila euro. A Catania B&B inesistenti per il fisco, ma cliccatissimi online: 11 le strutture individuate, di cui 5 completamente abusive perché sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attività e non in regola con gli obblighi tributari. Denunciati 8 gestori.
Sono 27.121 i controlli condotti dalla Guardia di finanza, da giugno a oggi, nelle località balneari, di montagna e nelle città d'arte: il 22% in più rispetto all'estate scorsa, per una media di 18 interventi all'ora, oltre 400 al giorno. Tra i settori operativi "rafforzati" figurano quelli tipicamente estivi: la lotta all'abusivismo commerciale, all'evasione fiscale legata alle case-vacanza, alle truffe del carburante, al caporalato e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio dei centri turistici.