Aggiornato alle ore 15,00 del 5 maggio 2019.
Trascinati a terra, costretti a stare immobili, strattonati e tirati per le braccia, anche quando cadevano, pur di riportarli in classe e tenerli fermi in silenzio. Vittime bambini tra i 4 e i 6 anni che piangevano a dirotto e smettevano terrorizzati solo quando gli insegnanti urlavano "stai zitto, ti devo impiccare".
Un incubo per i piccoli costretti a subire vessazioni fisiche e psicologiche da quattro insegnanti tra i 46 e i 66 anni, tre dei quali ora si trovano agli arresti domiciliari, mentre uno è stato sospeso dal servizio.
Per uno dei tre arrestati c'è anche l'accusa gravissima di violenza sessuale su minore. A incastrare i quattro maestri della scuola dell'infanzia di via Fratta a Solofra, registrazioni audio e video, molto nitide, che hanno confermato più volte i sospetti di genitori che si sono rivolti ai carabinieri a gennaio scorso.
Alcuni bambini avevano sbalzi di umore e non volevano andare più a scuola. Alcune mamme si sono insospettite e in un canale social dedicato dei genitori delle stesse classi hanno scoperto di non essere le sole ad avere perplessità sui metodi degli insegnanti. Hanno deciso così di parlarne ai carabinieri del comando provinciale di Avellino.
L'indagine è scattata e con la massima discrezione e i militari sono riusciti a installare telecamere nascoste nelle classi dove si pensava che vi fossero comportamenti anomali da parte di maestri. E in poco tempo la conferma è arrivata, e la scoperta e' andata anche oltre le aspettative. Uno degli indagati è stato ripreso a palpeggiare nelle parti intime un bambino.
Quando il materiale raccolto dai carabinieri è stato sufficiente, la procura della Repubblica di Avellino ha richiesto al gip del tribunale le misure cautelari per i quattro, uno dei quali è anche insegnante di religione. Sull'indagine c'è il massimo riserbo. Al vaglio degli inquirenti non ci sono soltanto le videoregistrazioni. Potrebbero emergere altre responsabilità nella vicenda. Nei prossimi giorni gli interrogatori di garanzia da parte del gip di Avellino.