Dall'inizio dell'anno sono 3.501 gli italiani che si sono ammalati di morbillo, sei volte tanto l'intero 2016 (quando furono 860), con due decessi. E' il dato aggiornato dal bollettino settimanale del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità. Dei malati l'89% era non vaccinato, un ulteriore 6% era vaccinato con una sola dose. Alta l'età media, 27 anni. E a conferma che il morbillo non è uno scherzo, spicca il dato dei ricoveri: il 41% del totale. Il 35% dei malati ha avuto almeno una complicanza, il 22% è finito al Pronto Soccorso. Si contano anche 255 casi tra gli operatori sanitari. In ogni caso l'epidemia di morbillo che ha colpito il Paese sembra scemare: dopo il picco a marzo, con 886 casi (in un mese più malati di tutto l'anno precedente), i contagi sono scesi a 769 ad aprile, 680 a maggio e 401 a giugno. A luglio, fino all'11, i nuovi casi sono 20.
Quasi tutte le Regioni (18 su 21) hanno segnalato casi, ma il 90% proviene da:Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. Le complicanze più di frequenti sono state diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria. E proprio nel confronto tra il mese di giugno appena trascorso e quello dello scorso anno, i casi di infezione sono quasi quintuplicati: da 85 a 401, un aumento del 370%.
In Europa 35 morti nell’ultimo anno
Non confortano nemmeno i dati provenienti dal resto d’Europa, come scrive La Stampa in un'inciesta sul caso: "Se ieri è toccato all’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornare l’andamento dei focolai in corso nel Vecchio Continente. Da giugno del 2016 a oggi, sono 35 le persone ad aver perso la vita per colpa delle complicanze della malattia esantematica. L’epidemia più rilevante è in corso in Romania, dove sono stati conteggiati 31 dei 35 decessi. Altri due, equamente ripartiti, sono stati segnalati dalla Germania e dal Portogallo. In ognuno di questi casi s’è trattato di una «tragedia inaccettabile», per dirla con le parole di Zsuzsanna Jakab, direttore generale europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’aggettivo è dovuto «alla presenza di un vaccino sicuro, efficace e conveniente che rende la malattia evitabile» e che l’Italia ha deciso di inserire tra quelli obbligatori per completare l’iscrizione dei bambini alle scuole materne e primarie di primo grado" .
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