Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro a circa 6 chilometri da Amatrice si è verificata alle 2.25 del 30 giugno. Non si rilevano danni: gli edifici pubblici delle zone interessate erano già stati resi inagibili dalle scosse dei mesi scorsi.
Il sisma, a una profondità di 12 chilometri, è stato avvertito nell'area devastata dai terremoto del 24 agosto e del 26 ottobre scorsi, e in particolare a Cittareale (il Comune più vicino all'epicentro), ad Accumoli, Montereale, Capitignano, Borbona, Campotosto, Arquata del Tronto, Cagnano Amiterno e Cascia, tutti paesi ricadenti nel raggio di venti chilometri da punto epicentrale, tra le province di Rieti, L'Aquila e Perugia. Non sono segnalati danni. La scossa è stata seguita da cinque repliche di magnitudo compresa tra 2 e 2.3, l'ultima delle quali alle 4.26.
La terra ha tremato anche in provincia di Arezzo, a circa due chilometri da Pieve Santo Stefano, dove è stata rilevata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia una scossa di magnitudo 3.1 alle 2.39. Anche in questo caso, non si ha notizia di danni.
"Abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi su edifici, principalmente strutture private, in quanto tutti i nostri edifici pubblici sono già inagibili dopo i terremoti di agosto e ottobre - dice all'AGI il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli - al momento non si riscontrano ulteriori danni, per fortuna. Inutile nascondere, però, che qui è tornata la paura tra la popolazione, già duramente provata da mesi di continue scosse. Per giunta il fenomeno di questa notte è arrivato al culmine di una giornata in cui si sono susseguiti diversi fenomeni, tutti con epicentro nel nostro Comune. L'ultima scossa, oltre ad essere stata molto forte nella percezione, è durata anche parecchio".
Il terremoto stato percepito distintamente anche nei vicini Comuni di Amatrice e Accumoli, devastati dal sisma della scorsa estate, e a Rieti.