Due disegni di legge per arginare il fenomeno delle fake news sui social media e per avviare politiche di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo. L’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati era piena di studenti, stamattina. Ragazzi provenienti da tutta Italia, età compresa tra i 14 e i 25 anni, che si erano riuniti venerdì scorso a Roma e organizzati in due gruppi ai quali sono stati affidati due temi specifici: politiche relative all’accoglienza di richiedenti asilo, per gli studenti delle scuole superiori; iniziative per arginare il fenomeno delle fake news sui social media, per gli studenti universitari. Parlamentari per un giorno, grazie al progetto Democracy portato avanti dall'associazione Diplomatici (nel video, parla il presidente Claudio Corbino). Divisi in macro gruppi, i ragazzi hanno trascorso il week end romano all’Università europea di Roma studiando carte, regolamenti e codici. Al termine dei tre giorni, ogni gruppo ha prodotto due proposte di legge che, questa mattina, sono state discusse e votate.
Fake news? Algoritmi per il controllo delle fonti
La proposta di legge sul tema dell’accoglienza di immigrati richiedenti asilo, che ha ottenuto il maggior numero di voti è stata quella del Gruppo “Partito d’Unità Nazionale”. Questi i punti salienti: obbligo del processo di identificazione, analisi cliniche entro 4 giorni dall’arrivo, iscrizione al SSN, mediazione culturale per la conoscenza dei propri diritti e doveri; protocolli specifici per integrare formazione e lavoro; vitto e alloggio per i regolari; riconoscimento del titolo di laurea ottenuto nel Paese di provenienza. Quanto alle iniziative da porre in essere per arginare il fenomeno delle fake news sui social media, ad avere la meglio è stato il Gruppo “Cultura e libertab”, la cui proposta prevede programmi specifici di alfabetizzazione digitale per le suole - sia insegnanti che studenti – algoritmi specifici per l’analisi dell’attendibilità della fonte; progetti di crowdfunding in rete per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema; stanziamento di un fondo specifico presso il Ministero degli interni per la lotta al fenomeno delle fake news e la valutazione delle misure intraprese; individuazione di una soglia di attendibilità, con tanto di bollino, per le testate on line non registrate.
"Google e Facebook non sono editori, ma contenitori"
“La nuova informazione conferma quella che fu l’intuizione di Marshall McLuhan, che diceva che il mezzo è il messaggio. Oggi le fake news hanno impatto tremendamente importante sul modo in cui si prendono le decisioni politiche, ad esempio su come gli elettori votano – ha spiegato Salvatore Carrubba, presidenteFuture Leader Society – Le post verità sono il tradimento di ciò che è la ricerca della verità e trovano un’area sempre pronta ad assorbire la verità desiderata. Di fronte a ciò non ci sono responsabili perché le notizie rispondono a Google e Facebook che, però non sono editori, ma contenitori. Oggi più che mai è necessaria una maggiore responsabilità e consapevolezza affinché dietro ogni innovazione ci siano regole, e perché le nuove idee corrispondano a una visione del mondo basata su libertà e pluralismo”.
Migranti, gestire i flussi è un dovere
“Il problema dell’immigrazione ha sicuramente un aspetto emergenziale che si può gestire attraverso accordi con Paesi limitrofi attraverso l’Europa – ha commentato Giuseppe Scognamiglio, direttore della rivista Eastwest – Altro è il problema strutturale, che ha bisogno di ben altri strumenti, come ad esempio iniziative di investimento nei paesi d’origine che migliorino le condizioni di vita, di mediazione o d’investimento infrastrutturale. Il fenomeno migratorio non potrà forse mai essere annullato, anche perché ha in sé dinamiche positive che nascono dal confronto. Ma la gestione dei flussi è indispensabile ed è un dovere di tutta la comunità internazionale”.