A due settimane dall'incendio che ha distrutto lo stabilimento Eco X di Pomezia, l'Osservatorio Nazionale Amianto (Onlus nata nel 2008) ha organizzato un'assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini per fare il punto sulla situazione, visionare i video shock del rogo e ascoltare le testimonianze di chi ha subito danni.
Sgravi fiscali per le imprese danneggiate
L'Osservatorio sta preparando il dossier che porterà all'attenzione della Procura della Repubblica di Velletri e ribadisce la necessità di sgravi fiscali e di sostegno per le imprese danneggiate per via della nube tossica. Questi i temi
- i risultati delle rilevazioni ARPA
- il rischio cancerogeno e mutageno anche a lungo termine
- la particolarità delle polveri e fibre di amianto in grado di scatenare la cancerogenesi anche a basse dosi
- i dati sull'attività dell'unità di crisi dell'Ona
- le responsabilità e l'obbligo di risarcimento dei danni
- le attività dell'unità di crisi dell'ONA e la prosecuzione della sua attività attraverso lo sportello unico nazionale ONA
- richieste al Governo di dichiarare Pomezia 'zona franca', e quindi disporre la sospensione del pagamento delle tasse per almeno due anni in favore di tutte le aziende che hanno sede/stabilimenti nella città di Pomezia e in quelle limitrofe (Aprilia, Anzio, Nettuno, Ardea, Genzano, etc.).
Sono intervenuti anche i cittadini, vittime del rogo, per avere inalato fumi, e con essi alcune sostanze che hanno provocato loro anche intossicazioni: ascoltate le loro testimonianze e proiettato un video con le prime immagini dell'incendio e ulteriori video sulla ripresa del rogo.
In arrivo un voluminoso dossier
"L'Osservatorio Nazionale Amianto presenterà un voluminoso dossier sulla questione rogo Eco X di Pomezia - dichiara l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Ona - e intraprenderà le prime azioni legali, anche civilistico-risarcitorie, a carico di tutti i titolari delle posizioni di garanzia: mi riferisco a coloro che avrebbero dovuto controllare e che non l'hanno fatto; a coloro che avrebbero dovuto salvaguardare la popolazione rispetto al rischio e non vi hanno provveduto. Nulla sarà lasciato di intentato, per una tutela, la più ampia possibile, di tutte le ragioni dei cittadini, anche di coloro che non sono rimasti intossicati ma che comunque si sono dovuti preoccupare, lasciando le loro case, e i cui figli hanno dovuto abbandonare le scuole, secondo le ordinanze dei Sindaci e delle Autorità competenti".
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