Ci sono voluti 33 anni di battaglie e una decina di leggi per sopprimere l’obbligo di leva e riconoscere un servizio civile su base volontari per tutti, uomini e donne. E proprio quando la questione sembrava essere chiusa, è lo stesso ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a riaprirla. “Bisogna valutare le possibilità di ampliare il servizio civile”, dice a Treviso a conclusione del raduno degli Alpini. “Il dibattito su forme di leva obbligatoria per il servizio civile non è obsoleto e anzi si è riaperto" in vari paesi d'Europa, come Svezia e Francia. "Diverse nazioni europee stanno rivalutando una partecipazione dei cittadini a un servizio allo Stato. Anche in Italia si sta pensando a un progetto che possa coinvolgere le aspettative dei giovani che vogliono servire lo Stato".
Che cos’è il servizio civile
In Italia oggi possono prestare servizio civile, su base volontaria, tutti i giovani dai 18 ai 28 anni che vogliono dedicare un anno della loro vita ad attività che riguardano la solidarietà, l’inclusione sociale, la tutela del patrimonio culturale ed ambientale. Lo scopo è quello di contribuire alla difesa della Patria con mezzi e attività non militari e dare al tempo stesso un’opportunità di inserimento ai ragazzi in un’ottica di arricchimento e crescita personale che in certi casi potrebbe essere importante anche per un futuro lavorativo.
Dall’obiezione di coscienza alla sospensione del servizio militare
Il servizio civile, così come oggi è disciplinato, è il risultato di un lungo percorso legislativo che si è concluso nel 2005 quando è stata sospesa la leva obbligatoria.
- 1972 - Nasce il diritto all’obiezione di coscienza e con esso il servizio civile obbligatorio per tutti coloro che per motivi morali, religiosi e filosofici non vogliono fare il servizio militare. Le "norme in materia di obiezione di coscienza” sono state approvate dal Governo con la legge 772.
- 1989 - Dopo 17 anni una sentenza della Corte Costituzionale parifica la durata dei due servizi, civile e militare. Fino a quel momento il servizio civile durava 8 mesi in più rispetto a quello militare.
- 1998 - Approvata una legge che esplicitamente parifica il servizio civile a quello militare. Da questo momento il servizio civile gode degli stessi diritti del servizio militare tradizionale e viene prevista anche la possibilità di svolgerlo all’estero.
- 2000 – Il servizio militare non è più obbligatorio. Una legge stabilisce che dal 1 gennaio 2007 viene sospesa la leva obbligatoria, poi sarà anticipata con una legge successiva al 1 gennaio 2005.
- 2001 - Nasce il Servizio Civile Nazionale: un servizio volontario, aperto anche alle donne, per intraprendere un servizio sociale, civico, culturale e professionale attraverso l'esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale.
- 2005 - Inizia una nuova era. Viene sospeso il servizio di leva obbligatorio, cessa quello civile sostitutivo (legge 230 del 1998) e resta solo il Servizio Civile Nazionale (legge 64/01) su base volontaria.
Il servizio civile in numeri
Dal 2001 al 2015 i progetti di servizio civile finanziati sono stati 34.593, con un picco nel 2006 di 4.100 e un forte calo nel 2012 con solo 87 progetti.
Negli stessi anni il numero di volontari avviati al servizio è stato di 349.066 giovani. Dal 2001 c’è stata una costante crescita con un picco tra il 2004 e il 2006. Nel 2012 non è stato pubblicato alcun bando di selezione, ecco perché il numero di volontari è pari a zero nel 2013.
Secondo una tendenza consolidata da qualche anno la richiesta più numerosa di volontari arriva dalle regioni del Sud e dalle isole e costituisce il 47% circa del numero dei volontari richiesti. Dal Nord proviene circa il 30% della richiesta e il centro sfiora il 24%.
La possibilità di andare all’estero
Per i giovani che decidono di fare il servizio civile c'è la possibilità di fare anche un'esperienza all'estero. Dura sempre 12 mesi ed è prevista una permanenza fuori dall'Italia di almeno 7.
L'articolo 9 della legge 6 marzo 2001, n. 64 istitutiva del Servizio Civile Nazionale, prevede che i giovani volontari possano prestare la propria attività anche presso "enti e amministrazioni operanti all'estero, nell'ambito di iniziative assunte dall'Unione Europea, nonché in strutture per interventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite dalla stessa UE o da organismi internazionali operanti con le medesime finalità ai quali l'Italia partecipa".
Dal 2002 al 2015 sono stati mandati all'estero 5.233 volontari:
- 324 per attività di cooperazione
- 133 per attività che riguardano assistenza
- 115 per educazione e promozione culturale
- 10 per cooperazione decentrata
- 37 per sostegno comunità italiana all’estero
- 4 per interventi di peacekeeping
Negli ultimi 13 anni sono stati realizzati ben 623 progetti fuori dall'Italia, di cui:
- 204 in Africa
- 236 in America
- 24 in Asia
- 153 in Europa
- 6 in Australia
Il trattamento economico
I volontari impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile hanno un assegno mensile pari a 433,80 euro, per i progetti all'estero a questa somma deve essere aggiunta una indennità giornaliera, che ècorrisposta per il periodo di effettivo servizio all’estero, differenziata in base al criterio del “costo paese” in cui i volontari sono impegnati.