Da oggi, per il riconoscimento dell'assegno di divorzio conterà il criterio dell'autosufficienza economica e non del tenore di vita goduto durante il matrimonio. La novità è contenuta in una sentenza Suprema Corte di Cassazione depositata mercoledì e relativa al divorzio tra l’ex ministro Vittorio Grilli e una imprenditrice. Una decisione che rivoluziona così il diritto di famiglia, provocando un vero e proprio terremoto giurisprudenziale.
Cosa cambia ora
"Secondo i giudici l'assegno divorzile può essere riconosciuto soltanto se chi lo richiede dimostri di non poter procurarsi i mezzi economici sufficienti al proprio mantenimento", spiega Gian Ettore Gassani, presidente dell'associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani. In questo modo "viene spazzato via un principio sancito nel 1970 dalla legge 898 che ha introdotto il divorzio in Italia. Si tratta quindi di un terremoto giurisprudenziale in linea con gli orientamenti degli altri Paesi europei nei quali l'assegno divorzile dipende essenzialmente dai patti prematrimoniali".
Il rapporto si estingue anche nei conti
Dopo quasi 47 anni la Corte ha ritenuto che il parametro del tenore di vita goduto durante il matrimonio non sia più un orientamento "attuale": con la sentenza di divorzio, osserva la prima sezione civile, "il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale ma anche economico-patrimoniale, sicché ogni riferimento a tale rapporto finisce illegittimamente con il ripristinarlo, sia pure limitatamente alla dimensione economica del 'tenore di vita matrimoniale' in una indebita prospettiva di 'ultrattività' del vincolo matrimoniale". Dunque, secondo i supremi giudici, va individuato un "parametro diverso" nel "raggiungimento dell'indipendenza economica" di chi ha richiesto l'assegno divorzile: "Se è accertato che - si legge nella sentenza depositata oggi - è economicamente indipendente o effettivamente in grado di esserlo, non deve essergli riconosciuto tale diritto".
Cosa significa essere "economicamente autosufficienti"
La Cassazione ha individuato tre indici per valutare l'indipendenza economica di un ex coniuge:
- il "possesso" di redditi e di patrimonio mobiliare e immobiliare
- le "capacità e possibilità effettive" di lavoro personale
- "la stabile disponibilità" di un'abitazione
Il caso
Quello che ha portato alla rivoluzionaria sentenza 11504 è un divorzio eccellente che vede protagonisti Vittorio Grilli, ex ministro dell'Economia nel governo Monti, e l'imprenditrice Lisa Lowenstein. "I supremi giudici - riporta Repubblica - hanno respinto il ricorso con il quale la ex moglie del ministro reclamava l'assegno di divorzio già negatole con verdetto emesso dalla Corte di Appello di Milano nel 2014, che aveva ritenuto incompleta la sua documentazione reddituale e valutato che Grilli dopo la fine del matrimonio aveva subito una "contrazione" dei redditi".