Due persone sono state fermate ad Alatri perché coinvolte nel pestaggio mortale di venerdì notte all'esterno del music club Mirò ad Alatri, in provincia di Frosinone. I due hanno avuto un ruolo chiave nell'aggressione, quindi nella morte di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena massacrato di botte e ucciso a colpi di spranga alla testa. Sono ormai definite le posizioni e le presunte responsabilità di ciascuna delle 7 persone indagate e le immagini delle telecamere della zona del locale pubblico e le testimonianze raccolte hanno permesso di definire il quadro della vicenda. I fermati sono due fratellastri: Mario Castagnacci e Paolo Palmisani. Uno dei dueè' stato fermato a Roma, dove lavora in un ristorante. Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche il padre dei due: sembra che fosse sul posto al momento dell'aggressione
Gli inquirenti hanno incontrato la stampa per far luce su alcuni punti. Ecco cosa hanno detto:
- L'accusa formulata nei confronti di Castagnacci e Palmisani è di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Resta da chiarire se sia stata un'esplosione di violenza fine a se stessa o motivata da altre ragioni e dall'abuso nell'assunzione di alcol o droga
- Nessun albanese ha partecipato all'aggressione
- La lite è nata da "un banalissimo diverbio", per "il pagamento di una bevanda". Emanuele, che era sobrio, ha discusso con un ubriaco che è poi è rimasto nel locale senza prendere parte all'aggressione.
- Il movente "non è ancora perfettamente chiaro"
- Durante le indagini gli inquirenti hanno incontrato "omertà e reticenze", sono state ascoltate numerosissime testimonianze da cui sono venute dichiarazioni non sempre chiare e coincidenti, ma è stato possibile ricavare una descrizione sufficientemente univoca ed attendibile, almeno per la parte finale, sui colpi mortali
- L'omicidio di Emanuele è un caso di una gravità spaventosa
- I due non si sono consegnati, ma sono stati presi a Roma, nell'abitazione di una parente. La convalida spetta al gip della Capitale
- I due fermati sono riconducibili ad "ambienti delinquenziali" e l'aggressione potrebbe essere stata decisa "per affermare una propria capacità di controllo del territorio. Nulla a che fare comunque con la criminalità organizzata
- La rivalità tra la cittadina di Alatri e la popolosa frazione di Tecchiena non esite. Non c'è alcun problema neppure tra comunità locale e quella albanese o romena, questa piu' numerosa tra le straniere: almeno 2.500 persone.