Giovane Massacrato ad Alatri: cosa dicono gli inquirenti
Giovane Massacrato ad Alatri: cosa dicono gli inquirenti
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  • L'accusa formulata nei confronti di Castagnacci e Palmisani è di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Resta da chiarire se sia stata un'esplosione di violenza fine a se stessa o motivata da altre ragioni e dall'abuso nell'assunzione di alcol o droga
  • Nessun albanese ha partecipato all'aggressione
  • La lite è nata da "un banalissimo diverbio", per "il pagamento di una bevanda". Emanuele, che era sobrio, ha discusso con un ubriaco che è poi è rimasto nel locale senza prendere parte all'aggressione.
  • Il movente "non è ancora perfettamente chiaro"
  • Durante le indagini gli inquirenti hanno incontrato "omertà e reticenze", sono state ascoltate numerosissime testimonianze da cui sono venute dichiarazioni non sempre chiare e coincidenti, ma è stato possibile ricavare una descrizione sufficientemente univoca ed attendibile, almeno per la parte finale, sui colpi mortali
  • L'omicidio di Emanuele è un caso di una gravità spaventosa
  • I due non si sono consegnati, ma sono stati presi a Roma, nell'abitazione di una parente. La convalida spetta al gip della Capitale
  • I due fermati sono riconducibili ad "ambienti delinquenziali" e l'aggressione potrebbe essere stata decisa "per affermare una propria capacità di controllo del territorio. Nulla a che fare comunque con la criminalità organizzata
  • La rivalità tra la cittadina di Alatri e la popolosa frazione di Tecchiena non esite. Non c'è alcun problema neppure tra comunità locale e quella albanese o romena, questa piu' numerosa tra le straniere: almeno 2.500 persone.
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