Un camion che sbanda, si rovescia e piomba su un cantiere: due operai perdono la vita e un terzo è ricoverato in gravi condizioni. Subito partono le polemiche sulla A10, considerata una delle autostrade più pericolose d'Italia. Ma secondo i dati le cose stanno in un altro modo.
Le cinque autostrade più pericolose d'Italia
- Autosole tra Milano e Napoli,
- Torino-Trieste,
- Adriatica tra Bologna e Taranto,
- Salerno-Reggio Calabria
- Grande Raccordo Anulare di Roma
(La Stampa/Aci)
I dati non sono nuovi: risalgono a una analisi compiuta nel 2015 su cifre del 2015 e in questi ultimi anni ci sono stati cambiamenti importanti cone l'apertura della Variante di Valico sul tratto appenninico della Autosole e il completamento dei lavori sulla A3 Salerno-Reggio calabria. Le cifre ufficiali più recenti non solo parlano di bilanci pesanti sulle strade più trafficate - come era prevedibile - ma localizzano i tratti più pericolosi.
Nel 2014 la A1 Milano-Roma-Napoli era il tragitto autostradale con il maggior numero di incidenti: 1.129, con 51 morti e 2.037 e un tasso pari a 1,49 incidenti per ognuno dei suoi 743 chilometri.
- Lombardia
- il chilometro peggiore è tra Cascina Castelletto e Mezzano.
- Emilia Romagna
- il chilometro 11 e 138, con 6 incidenti, all’altezza delle uscite di Parma e Reggio Emilia.
- Toscana
- in corrispondenza dell’incrocio con la Variante di Valico al chilometro 254.
- Lazio
- il chilometro in corrispondenza con il cavalcavia di Valmontone, in provincia di Roma
- Campania
- il chilometro in corrispondenza con il cavalcavia di via Provinciale Botteghelle di Portici, a Napoli.
Un altro poker pericoloso
Altre autostrade da tenere sotto controllo sono l’A4 Torino-Trieste (902 incidenti sui suoi 516 chilometri, picchi da dodici incidenti in corrispondenza del raccordo con l’A8 Milano-Varese e con l’uscita di Bergamo); l’A14 Bologna-Taranto, trafficatissima in estate per le spiagge romagnole, marchigiane e pugliesi (625 incidenti, con 9 incidenti, di cui uno mortale, all’altezza di San Lazzaro); sull’A3 Salerno-Reggio Calabria due tratti da tenere sott’occhio; l’uscita di Sibari nel Cosentino e quella di Pizzo nel Vibonese (in totale 333 incidenti con ben 18 morti); infine il Grande Raccordo Anulare di Roma, che con i suoi 678 incidenti in appena 68,2 chilometri ha un indice di pericolosità altissimo: 9,94 incidenti a chilometro.
A cosa la A10 deve la sua cattiva fama?
Secondo Giordano Biserni, presidente di Asaps, associazione amici della polstrada, citato dal Corriere della Sera, sulla A10 ci sono "condizioni di rischio oggettive" per il fatto di essere un susseguirsi di gallerie, curve, viadotti. La A10, è un’autostrada "pensata" negli anni ‘60, che oggi appare inadeguata ai livelli di traffico turistico e commerciale. Il tratto tra Genova e Ventimiglia misura 158 chilometri, è a 3 corsie per carreggiata ma non c’è quella di emergenza. La statistica messa a punto da Aci e Istat ha contato qui, nel 2015, 269 incidenti con 7 morti e 447 feriti.
Il percorso più tortuoso è esattamente quello da Savona in direzione di Genova, dove è avvenuta la tragedia del cantiere: mentre la carreggiata che va in senso opposto è stata costruita ex novo, questa sfrutta il percorso già esistente negli anni ‘60. E poiché la larghezza di ogni corsia è inferiore ai 3,75 metri previsti dai minimi di sicurezza del codice della strada, si è ovviato introducendo in molti tratti il limite di velocità di 80 chilometri l’ora. Una regola che però non riscuote un rispetto ferreo. Così basta un tamponamento banale per creare un tappo al fluire del traffico o anche un semplice incendio delle sterpaglie lungo il pendio che scende al mare.
Errori ed orrori commessi da autisti e automobilisti
- 27 marzo 2016 - un Tir ha percorre due chilometri contromano tra Albenga e Borghetto Santo Spirito dopo essersi reimmesso in carreggiata da un’area di servizio
- 29 luglio 2017 - un autista spagnolo alla guida di un’autobotte carica di benzina tenta una inversione a U all’uscita di una galleria poco lontano da Ventimiglia
- 2016/2017 - a ridosso del confine con la Francia immigrati tentano di passare il confine a piedi. Alcuni sono già morti travolti dalle vetture in transito.