Una storia di protesi, mazzette e interventi non necessari e a volte pericolosi per la salute dei pazienti. Siamo a Milano, nell'Ospedale 'Gaetano Pini', il primario di ortopedia Norberto Confalonieri, un luminare nel suo campo - come si evince anche dal suo sito internet - ha una lunghissima lista di pazienti da operare che, come spesso succede, vengono 'dirottati' nelle cliniche private dove l'operazione si può fare subito ma a pagamento. A sponsorizzare il medico sarebbero state le multinazionali Johnson & Johnson e B. Braun che, in cambio di favori, viaggi all'estero, inviti a programmi televisivi e contratti di consulenza, riuscivano a 'piazzare' le loro protesi in ospedale.
Chi è Norberto Confalonieri
Sessantaquattro anni, primario della Sruttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia della Chirurgia della Mano del prestigioso Istituto Gaetano Pini e direttore del Pronto Soccorso Traumatologico. E' anche fondatore e presidente in Italia della società internazionale di Chirurgia Ortopedica Computer Assistita (Caos). Il suo volto è noto ai telespettatori perché viene spesso ospitato in programmi che si occupano di salute.
Messi in pericolo i pazienti
I casi sotto osservazione riguardano i pazienti operati con tecnica robotizzata di cui Confalonieri, che è anche presidente della società internazionale di chirurgia computer assistita, è tra i massimi esperti. Stando alle prime valutazioni della Procura in questo filone d'indagine i malati venivano operati alla casa di cura San Camillo, dove il medico lavorava in regime di assistenza privata, e poi, al sorgere di difficoltà post operatorie, trasportati al 'Pini'. Ma le indagini si allargano e puntano a far luce anche sui danni fisici riportati da alcuni pazienti.
Le intercettazioni
"Ho rotto un femore...per allenarmi su quella là...quella là che devo fare privatamente". Così in una conversazione intercettata Norberto Confalonieri, il primario del 'Gaetano Pini' giustificava col suo interlocutore la tecnica utilizzata per operare un'anziana paziente di 78 anni.
"Senti una cosa - chiede al medico Maria Grazia C. - com'è andato il femore ...spugnoso che si è rotto?". E lui risponde: "Eh l'ho rotto....è come andato...l'ho lasciato lì così perché...gli ho fatto la via d'accesso bikini...va beh adesso non dirmi...Per allenarmi su quella lì che devo fare privatamente...e' quella li' che devo fare il 30". La donna allora dice: "Oggi hai fatto una prova" e Confalonieri ribadisce: "Oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!". "Meno male...vuoi che mi opero...Se vuoi mi opero per allernarti perche' se no fa malissimo eh", ironizza la donna e lui: "E niente cosa succede se gli metto dentro...gli ho cacciato dentro sta protesi e ho visto che era rotto..". Stando a queste parole, l'operazione era stata eseguita nella struttura pubblica 'Gaetano Pini' come "allenamento" in vista di un altro intervento, con la stessa tecnica, da svolgersi nella casa di cura San Camillo dove Confalonieri lavora in regime privato.
Le indagini
Il medico è accusato di essere "al centro di una ramificata e consolidata rete di relazioni corruttive". Norberto Confalonieri è stato messo agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Milano nell'ambito di un'inchiesta dei pm Eugenio Fusco e Letizia Mannnella con le accuse di corruzione e turbativa.