È il 2010 quando Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis, oggi rispettivamente 63 e 75 anni, residenti a Mirabello Monferrato, nell'Alessandrino, diventano genitori di una bimba grazie alla fecondazione eterologa effettuata all'estero.
- Trascorrono poche settimane e i vicini di casa denunciano Deambrosis per presunto abbandono di minore. L'uomo, accusato di aver lasciato la piccola da sola in auto per alcuni minuti, anni dopo verrà definitivamente assolto.
- Nel 2013 la Corte d'appello si pronuncia per l'adottabilità della piccola e la stessa Cassazione conferma tale orientamento.
- Il legale dei coniugi Deambrosis, Adriana Boscagli, si oppone alla decisione della Suprema Corte, presentando un ricorso straordinario. Intanto la bimba, che oggi ha quasi 7 anni, dopo l'allontanamento dai genitori naturali, vive tra comunità e affidi provvisori.
- Nel 2015 la piccola è definitivamente adottata da una famiglia.
- La Cassazione accoglie il ricorso presentato dall'avvocato dei genitori e rinvia la discussione alla Corte d'appello. Secondo gli Ermellini, nel nuovo giudizio non si deve tenere conto della denuncia per abbandono conclusasi con l'assoluzione del padre e, soprattutto, dell'età dei genitori, in quanto al momento nessuna legge prevede limiti anagrafici per chi desidera avere un figlio.
- Oggi la decisione dei giudici di secondo grado, che hanno ribadito l'adottabilità della bambina, negando di fatto la possibilità ai genitori naturali, che non vedono la piccola ormai da quattro anni, di riaverla con loro.
Lo psichiatra: "I bambini crescono bene anche con genitori anziani
Un bambino o bambina puo' crescere bene con genitori anziani? Si, secondo lo psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet, esperto di problemi dell'adolescenza. "Non dimentichiamo che oggi in Italia c'è una percentuale alta di bambini che sono figli dei nonni, in quanto i genitori lavorano e non hanno il tempo di accudirli. Non è assolutamente vero che riescano peggio degli altri" sottolinea Pietropolli all'Agi, secondo il quale sarebbe bene dire la verità alla bimba sulla propria storia quando raggiungerà la maggiore età. "Il diritto a conoscere la proprie origini è universalmente riconosciuto - osserva - ed è infatti previsto dalla legge, che mette a disposizione gli strumenti necessari. Quando questa ragazza avrà i primi dubbi e farà qualche domanda sarebbe opportuno che la madre adottiva abbia la competenza educativa ed affettiva per poterle spiegare le cose con calma e chiarezza". In linea generale, secondo lo psichiatra, "se si è arrivati alla definizione di inadeguatezza genitoriale assoluta e nessuno dei familiari è stato ritenuto in grado di sostituire la coppia dei genitori naturali, vuole dire che c'erano fondati motivi. Decisioni di questo genere non vengono prese con superficialità".