Il "Serpentone" di Corviale di Roma e le Vele di Scampia modelli di sostenibilità e decoro. Fantascienza? No, perché tra 38 mesi gli ecomostri più famigerati di Italia cambieranno look. E non solo loro. Questa la promessa dell’accordo da 500 milioni firmato lunedì a Palazzo Chigi, il “programma straordinario di intervento sulla riqualificazione urbana e sicurezza nelle periferie” che coinvolge le aree degradate o abbandonate di 24 città italiane. I progetti puntano ad assicurare la qualità e la sostenibilità - anche ambientale - con particolare attenzione al verde pubblico, alla scuola, alla cultura e alla mobilità. Dai fondi alle città destinatarie, ecco quello che sappiamo sui progetti di riqualifica.
24 progetti e 38 mesi di lavoro, i numeri del programma
Per i primi 24 progetti già finanziati sono stati messi a disposizione 500 milioni di euro. In totale ne verranno realizzati 120 - quindi altri 96 progetti rispetto a quelli che hanno già avuto l’ok - per un investimento totale di 3,9 miliardi. Nelle prossime settimane sarà reso disponibile 1 miliardo e 600 milioni, già previsti dalla Legge di Bilancio. Questo finanziamento permetterà di realizzare gli altri 96 progetti, per un totale di 2,1 miliardi di euro. Il 3 marzo 2017 il Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) ha assegnato al programma periferie altri 798,17 milioni, di cui 603,90 milioni per le città e i comuni del Mezzogiorno e 194,27 milioni il Centro Nord. A conti fatti il progetto periferie può contare ancora su 1 miliardo per raggiungere i quasi 4 messi a disposizione dalla Stato. "Stime prevedono che i cantieri che verranno aperti potranno generare fino a 12 mila posti di lavoro”, si legge sulla Stampa, secondo cui “il tempo previsto per la realizzazione dei progetti è pari a 38 mesi”.
I prossimi passi
Una volta concessi i finanziamenti e dopo la registrazione delle convenzioni da parte della Corte dei conti, i Comuni avranno 60 giorni di tempo per presentare i progetti definitivi e altri 60 per gli esecutivi. I lavori potranno partire tra due mesi.
Le 24 città e aree metropolitane sottoposte al restyling
Da Nord a Sud, i progetti interesseranno le città e le aree metropolitane di Milano, Torino, Bergamo, Brescia, Vicenza, Genova, Mantova, Modena, Bologna, Firenze, Prato, Grosseto, Ascoli Piceno, Roma, Latina, Napoli, Avellino, Salerno, Bari, Lecce, Andria, Messina, Oristano, Cagliari
Milano investe nel welfare
Superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza, con interventi che, tra l'altro, preparano Milano ad ospitare il grande polo di ricerca Human Technopole: questo il nocciolo del progetto "Welfare metropolitano e rigenerazione urbana". Obiettivo del programma, si legge sul sito dell'Anci, è quello di innescare processi di riqualificazione di spazi sotto utilizzati o abbandonati attraverso progetti che sappiano rispondere alla domanda abitativa di fasce deboli della popolazione e al contempo alla necessità di luoghi per attività culturali e aggregative volte e sostenere l'inclusione sociale.
Il progetto riguarda sei macro aree di intervento che interessano
- il quartiere Satellite di Pioltello
- le periferie dell'Alto milanese
- la zona Nord della città
- le stazioni della linea della metropolitana M2 lungo la Martesana
- lo sviluppo socio cultuale nella zona sud ovest
- "Rica” (rigenerare comunità abitative) verso Human Technopole
Costo: 50.763.172 euro
Torino, 41 milioni per il progetto 'AxTo'
Si chiama 'AxTo ' il programma in 44 punti che comprende i diversi progetti per le periferie torinesi. Il pianoprevede un insieme di interventi per un valore complessivo di oltre 41 milioni di investimenti pubblici e privati nel triennio 2017-2019. "Ma l'obiettivo - fa sapere l’amministrazione - è aprire la strada ad un percorso di rigenerazione e innovazione di più lungo periodo".
Gli interventi interessano cinque assi:
- Spazio pubblico
- Casa
- Lavoro e innovazione
- Cultura e scuola
- Comunità e partecipazione.
Costo: 41 milioni di euro
Oltre 25 milioni per i “legami urbani” di Bergamo
"Legami urbani" è un insieme integrato di interventi volti alla riqualificazione dei quartieri periferici caratterizzati da marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi. Sei le linee guida in cui si articola il progetto:
- Riqualificazione di edifici e spazi aperti di uso pubblico e creazione di nuovi luoghi di incontro sociale
- Valorizzazione del verde
- Incremento delle connessioni fisiche e socio culturali
- Politiche di inclusione, innovazione sociale e resilienza urbana
- Sicurezza nei quartieri
- Miglioramento beni e servizi della residenzialità pubblica.
Costo: 25.636.000 euro
Le immagini degli ecomostri che spariranno
A Brescia circa 46 milioni per urbanistica e innovazione
Non solo interventi strutturali di urbanistica e mobilità, ma anche innovazione tecnologica. E' su questo che punta il progetto 'oltre la strada' della città di Brescia. Gli inteventi si concentreranno su urbanistica e infrastrutture, azioni sociali e culturali e una governance. Tra gli obiettivi, rendere il quartiere 'Porta Milano' non più un'arteria di transito ma un laboratorio urbano, centro di connessione, contaminazione, impresa, responsabilità e incontro servito da una mobilita' sostenibile.
Costo: 45.996.564 euro
Vicenza, la rinascita segue un "percorso verde"
La rinascita delle periferie di Vicenza segue un “percorso verde” che parte dall'ex colonia Bedin Aldighieri, per procedere verso Campo Marzo, via Torino, il PP7, il PP6, via Cengio, l'area ex Zambon, il parco della Pace, l'ex scuola elementare di Laghetto, fino all'ex centrale del Latte e alle ex serre di parco Querini con il parco dell'Astichello. Per il progetto, la città si è aggiudicata 17 milioni 794 mila euro di finanziamento statale corrispondente all'intera somma richiesta. La cifra alimenta un'operazione che complessivamente ha il valore di 48.830.859, comprensiva anche di 4.723.905 euro già finanziati dal Comune e di 26.312.000 dal privato.
Costo: 17 milioni di euro
18 milioni di euro per il Mantova hub
Coinvolge 28 tra imprese private, associazioni, scuole ed enti pubblici e impegna quasi 18 milioni: questi i numeri di Mantova hub, il progetto di riqualificazione della periferia est di Mantova che il Comune conta di realizzare in tre anni. Tra le zone interessate, quella dell’ampia area che va dall’ex ceramica, a Catena, a San Nicolò, sulla riva del lago Inferiore, vicino alla Vallazza.
Costo: 17.953.878 euro
A Genova si punta su Sampierdarena
Al centro del progetto di Genova c'è il quartiere Sampierdarena-Campasso-Certosa. Con il progetto in 11 punti si vuole ricostruire un'identità dell'area con l'offerta di servizi innovativi e favorire la frequentazione da parte di persone di età e culture diverse. Un traguardo da raggiungere con un sistema di opere di potenziamento dei servizi e delle funzioni attrattive e con il recupero di strutture mercatali per contrastare la marginalità e aumentare la qualità urbana e la sicurezza.
Costo: oltre 24 milioni di euro.
Disabili, sociale ed economia, il piano di Modena
Tra i 24 migliori progetti presentati per il bando periferie c'è anche quello presentato da Modena per la rivalutazione dell'area a nord della fascia ferroviaria della città.
Ecco gli obiettivi:
- Dare continuità a progetti rallentati dalla crisi economica,
- Migliorarne la sicurezza con la riqualificazione delle strade del quartiere, potenziamento dell'illuminazione e ampliamento del sistema di videosorveglianza.
- Centro disabili
- Housing sociale
- Scuola innovativa
- Data center territoriale
- Casa della salute
- Centro di Medicina dello sport all'R-Nord
- Attività di portierato sociale e di valorizzazione commerciale
- Interventi su mobilita' e parchi
Costo: 59 milioni di euro.
Bologna, 40 milioni e 31 progetti per rinascere
Dalla rinascita delle stazioni di Imola, Budrio, San Giovanni in Persiceto, ai percorsi ciclopedonali tra cui quello tra San Lazzaro e Ozzano e quello dell'Unipol Arena. Una serie di piccoli e medi interventi nei paesini intorno a Bologna per la vivibilità dell'hinterland. Il programma di riqualificazione di Bologna comprende 31 progetti.
Costo: 39.721.315 di euro
La rigenerazione urbana di Ascoli
Ad Ascoli Piceno ci sarà la "rigenerazione urbana" del quartiere periferico di Monticelli. Il progetto, già ideato prima del terremoto del 24 agosto, è stato successivamente rivisto per far fronte anche ai danni causati dal sisma.
Il progetto:
- Superare la marginalizzazione del quartiere di Monticelli, con un intervento di ricucitura tra centro storico e periferia est della città.
- Mobilità carrabile e ciclopedonale
- Miglioramento del decoro urbano e delle condizioni ambientali
- Potenziamento dei servizi culturali
- Miglioramento delle condizioni sociali e occupazionali.
- Realizzazione di un ponte sul fiume Tronto nella località Croce di Tolignano ( 7 milioni)
- Parco fluviale da San Pietro in Castello a Monticelli (4 milioni)
- Prolungamento della pista ciclabile tra la zona del "Villaggio del fanciullo", lungo la Salaria e la frazione di Villa S.Antonio, sulla vallata del Tronto
- Costruzione di aree sportive, spazi verdi e infrastrutture sociali utili per lo sviluppo urbano dell'area est della città.
Costo: 85 milioni di euro.
Le scuole sono la priorità per Firenze, Prato punta sul decoro
"Scuola che funziona = Quartiere che funziona" è il titolo del progetto di Firenze. Per un recupero funzionale e sociale e per una maggiore relazione tra ambiti territoriali si punta a un pieno funzionamento del sistema scolastico, e più in generale dell'istruzione. L'obiettivo è stato pensato nel contesto di un'integrazione con la vivibilità sostenibile del quartiere e in sinergia con un adeguato sistema di verde pubblico e con un reticolo di mobilità ciclabile.
Nel capoluogo toscano il progetto riguarda cinque aree di intervento:
- Periferia Ovest
- Periferia Est
- Mugello
- Empolese
- Chianti e Val di Pesa.
I fondi sono destinati anche alla città di Prato il cui obiettivo è riqualificare le piazze e migliorare il decoro urbano.
Costo: 50 milioni di euro.
Grosseto riparte da Roselle
A Grosseto "la periferia torna al centro". Soprattutto quella della zona di Roselle, che ricade in un'importante area archeologica. Gli interventi riguarderanno proprietà pubbliche e private, infrastrutture e spazi aperti. Previsti, tra l'altro, la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio comunale, il contrasto dei fenomeni di disagio sociale, incremento della mobilità sostenibile e dello 'smart planning'.
Costo: 14,7 milioni di euro
Corviale, mobilità e aree verdi, la ricetta di Roma
Il dossier del Comune di Roma prevede interventi in diversi ambiti, tra cui il restyling del quartiere Corviale, simbolo del degrado della capitale
- iniziative per la promozione della mobilità dolce nelle scuole primarie
- progetti per il recupero di edifici da destinare al social housing
- opere residenziali mirate nelle periferie problematiche di San Basilio e Corviale
- restyling dell'ex Gil ad Ostia e dell'Ecomuseo Casilino
Altri progetti riguardano la creazione di aree verdi, piazze e giardini
Costo: 51 milioni di euro
Latina, "città di mare"
C'è anche Latina, tra i progetti approvati dal governo. Il nome del programma "Latina anche città di mare", la dice lunga sul carattere degli interventi. Il progetto punta alla rigenerazione delle periferie, del centro, del lungomare attraverso interventi diretti a ricucire e risanare il tessuto urbano e a creare nuove opportunità di sviluppo per il territorio.
Costo: 18 milioni di euro
Napoli, Avellino, Salerno: 99 milioni di euro alla Campania
Sono tre i comuni capoluogo di provincia della Campania interessati dai finanziamenti del Governo per i progetti di riqualificazione delle periferie, per un totale di oltre 99 milioni di euro.
- A Napoli, le risorse serviranno per 'Restart Scampia', l'operazione che considera le Vele del quartiere partenopeo non più simbolo di degrado ma sede di servizi per i comuni dell'area Nord della città metropolitana. In particolare, il pieno prevede l’abbattimento delle vele A, C e D, mentre la vela B sarà riqualificata. Prevista anche la risistemazione delle aree pertinenti gli edifici.
Costo: 26.970.171 milioni
- Nel Salernitano, saranno eliminati prefabbricati risalenti al sisma del 1980 nelle aree collinari della città, nella maggior parte dei casi abbandonati, anche con parti in amianto.
Costo: 26.680.342 milioni
- Terza città destinataria di finanziamenti, Avellino, dove nel Rione Parco, a Bellizzi e a Quattrograna saranno rimodellate all’insegna del decoro urbano, della riqualificazione delle aree, ai servizi educativi e formativi e alla sicurezza del territorio.
Costo: 45.611.776 milioni
Arte, sport e urbanistica, così rinasce la Puglia
- Il 'Progetto Periferie aperte' coinvolge 41 Comuni nel Barese, per un valore complessivo di 100,6 milioni, e prevede 36 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico e una forte azione di sistema metropolitana sul tema dell'arte pubblica attraverso la selezione e realizzazione di 41 opere da parte di giovani artisti. In particolare, con sei tipologie d'azione, il progetto riguarda la riqualificazione di piazze, la creazione di parchi urbani polifunzionali, il rafforzamento del greening urbano, l'insediamento di aree sportive attrezzate, la promozione della sicurezza e l'incremento della mobilità soste.
Costo: 100. 600.000 euro
- Nel territorio dei tre comuni della Bat (Barletta-Andria-Trani), il progetto, per un ammontare di 84 milioni, identifica 5 tipologie di intervento:
- riconnessione urbana e territoriale
- rigenerazione urbana
- policentralizzazione
- accrescimento della sicurezza urbana e territoriale
- resilienza urbana
Costo: 64 milioni di euro
- Nella città di Lecce, il progetto, del valore di 109 milioni, ha l'obiettivo di riqualificare in maniera concreta le aree meno sviluppate all'interno delle quali appare evidente la carenza di servizi a favore delle imprese e soprattutto della popolazione. Gli interventi si concentrano in quelle zone individuate come periferiche per:
- degrado urbano
- scarsa presenza di servizi
- fenomeni di marginalizzazione
- bassi livelli di sicurezza.
La proposta abbraccia una pluralità di temi e individua azioni e interventi finalizzati al miglioramento della qualità del decoro e della qualità urbana, all'accessibilità e alla sicurezza, alla valorizzazione e riuso.
Costo: 109 milioni di euro
Messina, addio alle baracche post sisma
Per Messina il futuro passa per l’eliminazione della baraccopoli post sisma, la sicurezza, l’efficienza energetica. E’ quanto previsto dal progetto "Messina: CapaCity", che punta a risanare il territorio "per progettare il futuro".
Tra gli obiettivi, il recupero dei quartieri storici di Giostra, Camaro e Fondo Fucile i cui sono ancora presenti le baracche del terremoto del 1908. Il programma si basa sulla realizzazione delle condizioni basilari in fatto di capacità e agibilità, che si traducono in un aumento della qualità della vita.
Costo: 86.134.182 milioni di euro
Cagliari programma "Sant'Avendrace" da oltre 26 milioni
Cagliari riparte dalla rinascita dei tre lotti tra il Colle di Tuvixeddu e la laguna di Santa Gilla, nel quartiere di Sant'Avendrace. Un'area cittadina che ha caratteristiche 'periferiche' in quanto, seppure non lontana dal centro storico e dal porto, è caratterizzata da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi, oltre che da assenza di spazi pubblici per la socializzazione, in particolare di aree destinate al verde pubblico ed allo sport. Gli interventi sono finanziati per 18 milioni di euro da fondi statali e per circa 9 da risorse private.
Il "Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere di Sant'Avendrace" servirà alla "rigenerazione del quartiere" con il superamento dello "stato di marginalità" sia economica che sociale.
Il piano degli interventi si divide in tre lotti.
- Il primo prevede la riqualificazione dell'asse urbano Viale Sant'Avendrace-via Po e del sistema di connessioni trasversali tra il quartiere.
- Il Lotto B riguarda il "Parco attrezzato sportivo e educativo" nell'area compresa tra il parco ferroviario e la laguna di Santa Gilla, mediante la riqualificazione di un'ampia area marginale, la dotazione di servizi per lo sport, il tempo libero e l'apprendimento. In programma anche la creazione di spazi di verde pubblico e di un polo vivaistico, oltre alla "riconfigurazione dell'accessibilità motorizzata e ciclo-pedonale".
- Nel lotto C si costruirà un complesso di "social housing" (a carico di un privato) e edilizia residenziale pubblica con la riqualificazione dell'area del complesso produttivo dell'Ex Mattatoio comunale di via Po.
Costo: 26 milioni di euro
Un Piano Marshall per Oristano
C'è anche Oristano fra le città beneficiarie di fondi nazionali per un programma di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie. "Oristano Est" vale 52 milioni di euro e il sindaco Guido Tendas lo considera "un vero e proprio Piano Marshall" di rilancio dell'area.
Il progetto:
- Riqualificare l'area compresa fra il quartiere di Su Brugu, la stazione ferroviaria e il Foro Boario, caratterizzata da marginalità economica, degrado edilizio e carenze di servizi.
- Recupero e riconversione dell'ex caseificio, dell'ex mattatoio e dell'ex complesso dell'Ente Risi
- Costruire incubatore d'impresa per la ceramica
- Parco giochi per bambini
- Riqualificazione dell'ex laboratorio Isola da destinare a struttura per anziani
- Progetto di Housing sociale in via Lepanto
- Riqualificazione delle scuole Grazia Deledda, via Solverino, via Marconi e via Lanusei e il Centro intermodale passeggeri.
Costo: oltre 52 milioni di euro