"Insomma basta. C'è un assedio continuo, questo è stalking. Tutti i giorni. Anche alla mia vita privata. Ma io non sono nessuno. Non sono mai entrato nemmeno in politica". Lo sfogo di Tiziano Renzi, intercettato fuori dalla messa domenicale nella Pieve di San Leolino a Rignano sull'Arno e intervistato dal 'Corriere della sera'. E alla giornalista che gli fa notare come invece il figlio Matteo non sia proprio uno sconosciuto, risponde secco. "E andate da lui".
Sull'inchiesta Consip "scrivete cose che non esistono", ribatte Tiziano Renzi alla giornalista del 'Corriere', e spiega: "Uno si incontra per lavoro a Fiumicino con un possibile fornitore e che esce fuori? L'incontro segreto! L'uomo del mistero!" (sabato il Fatto Quottidiano ha scritto: "Mister X avvisò Babbo Renzi"). Quell'uomo, afferma Tiziano Renzi, "si chiama Comparetto" ed è "il terzo gestore postale del Paese. La sua azienda, la Fulmine group, riunisce 250 operatori del settore. Non è proprio un mister X". Con lui si è parlato "di lavoro. Io - dice Tiziano Renzi - mi occupo di spedizioni porta a porta. Lui è un mio interlocutore ma voi vedete il male ovunque". Quanto a sue eventuali dimissioni da segretario del Pd di Rignano sull'Arno, Tiziano Renzi risponde: "Non mi pare che ci sia da dimettersi. Il Pd è sempre stato un partito garantista".
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