Roma - E' morta, travolta da un treno, la giovane cinese scomparsa mentre inseguiva tre scippatori. Il corpo di Zhang Yao è stato trovato la notte scorsa in via di Tor Sapienza, in un cespuglio a pochi passi dalla linea ferroviaria. La ragazza, impegnata a rincorrere i ladri che le avevano rubato la borsa, era salita sulla massicciata che affianca i binari e non si è accorta del passaggio di un treno. Da un video, ripreso da una telecamera su un capannone industriale della zona, è possibile percepire tre ombre in movimento inseguite da un'altra persona. Circostanza che corrisponde alla versione che Yao diede al telefono a una sua amica alla quale disse che stava inseguendo "tre uomini di colore" che l'avevano borseggiata poco prima. La notizia che era stato trovato il cadavere di una donna lungo il tratto ferroviario adiacente via Guglielmo Sansoni con via di Tor Sapienza è arrivata nella notte ai Carabinieri che, visto che si trattava di uan orientale, hanno informato la Polizia di Stato che già indagava sulla scomparsa di una ragazza cinese.
La Procura di Roma, che ha disposto comunque l'autopsia (anche se da un primo esame esterno, il cadavere presenterebbe lesioni compatibili con l'impatto violento col treno), aveva aperto un'inchiesta per il reato di rapina e sequestro di persona. Secondo chi indaga, la studentessa arrivata a Roma lo scorso marzo dalla Cina sarebbe morta sul colpo. Il suo telefono non è stato ancora trovato ma si ritiene possa essere non lontano da dove è stato scoperto il cadavere. Quelle chiamate che nei giorni scorsi avevano agganciato la cella corrispondente al quartiere di piazza Vittorio erano state fatte da amici e conoscenti che cercavano di mettersi in contatto con la giovane. Per alcune ore il telefonino di Zhang Yao è rimasto funzionante, la batteria si è scaricata. I magistrati della Procura di Roma, alla luce anche del video che riprende alcune fasi dell'inseguimento dei borseggiatori, vogliono anche scoprire quale treno fosse in transito nel momento in cui è stata travolta
Sono stati i dipendenti di un'azienda che ha sede vicino alla stazione ad avvertire i carabinieri dopo aver visto un servizio televisivo sulla scomparsa della ragazza ed essersi ricordati di aver sentito, nel giorno in questione, delle voci di persone che si stessero rincorrendo. Da qui l'idea di visionare le immagini delle telecamere dell'azienda, che hanno rivelato la presenza di un corpo vicino ai binari, in una zona difficilmente accessibile.