Londra - La perdita di vite umane è il primo dramma di un terremoto, ma la distruzione di una chiesa come la basilica di San Benedetto a Norcia è una tragedia per l'intera umanità: è questo il senso di un articolo del comentatore del Guardian, Jonathan Jones, intitolato “Il terremoto dell’Italia ci riguarda tutti perché la ricchezza culturale italiana è senza pari”.
L'articolo del Guardian, ogni perdita della Grande bellezza è una tragedia
“Non posso fare a meno di sentirmi in lutto per la basilica di Norcia”, spiega Jones, un critico d'arte noto per il suo stile a volte provocatorio, ammettendo di non averla mai visitata ma di sentire "una fitta al cuore" perché quella chiesa "simboleggia tutto quello di meraviglioso che ha l’Italia". "Da nessun’altra parte sul nostro pianeta esiste una ricchezza artistica e culturale come nella penisola italiana. È ammissibile che io mi senta rattristato dal danno subìto dall’Italia più che da ogni altro?”, si chiede in modo retorico Jones. “Dalla cattedrale di Orvieto alle strette, ripide stradine di Siena, questa è una terra di gente che ha costruito sulla sommità di colline, montagne e precipizi. È una terra in cui puoi sentire il passato medievale, avvertire la presenza di generazioni dopo generazioni. La vita stessa è incastonata nelle pietre d’Italia”, sottolinea il columnist britannico. “Da Pompei a Norcia, le genti d’Italia hanno convissuto con le catastrofi per millenni”, è la sua conclusione, “e da quella instabilità hanno tirato fuori la bellezza. Perciò ogni perdita di quel magnifico tessuto umano è una perdita per tutti”. (AGI)