CdV - Nuovo appello di Papa Francesco all'accoglienza dei migranti che però devono avere anche la possibilità di essere integrati: "Non è umano chiudere le porte e il cuore ai migranti e alla lunga questo si paga politicamente", ha detto il Potefice sull'aereo che lo riportava a Roma da Malmoe, "come anche si paga quando si sbagliano i calcoli pensando di poterne ricevere di più di quanti se ne possano integrare. Quando chi arriva non è integrato si ghettizza, entra in un ghetto e da qui nascono molti problemi".
Secondo Francesco, erigere muri "è pericoloso". E in tema di frontiere e accoglienza "la più cattiva consigliera è la paura, la migliore é la prudenza". "Non dobbiamo spaventarci - ha spiegato - per le ondate di migranti: l'Europa e' stata fatta con una continua integrazione di culture: una cultura che non si sviluppa in rapporto con l'altra cultura si chiude: non voglio offendere nessuno ma l'esempio è quello dell'Islanda dove possono leggere i loro classici di mille anni fa senza difficoltà perché non hanno avuto le ondate migratorie come le ha avute l'Europa".
Il Papa si è soffermato anche sui rischi legati all'indebolimento della fede e alla mondanizzazione della Chiesa "Quando la fede diventa tiepida è perché si indebolisce la Chiesa. Nella Chiesa c'è un problema di mondanizzazione. I preti avevano la corte ma mancava la forza dell'evangelizzazione, la forza del Vangelo, possiamo dire che c'è qualcosa di debolezza nell'evangelizzazione ma anche che c'è un altro processo. Un processo culturale, quando uno riceve il mondo per farlo cultura, per crescere a un certo punto l'uomo si sente tanto padrone di quella cultura". (AGI)