Roma - I dati del gioco d'azzardo rivelano un trend in aumento di ragazzi a rischio: piu' esposti sono i ragazzi piuttosto che le ragazze, soprattutto quelli residenti nel meridione e quelli appartenenti alle fasce marginali della popolazione. A rischio, inoltre, i ragazzi che trascorrono molto tempo sul web. L'allarme arriva da Filomena Albano, alla guida dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza. Secondo l'Autorita' Garante, "il Governo non puo' incentivare all'azzardo con la pubblicita' - TV, Web, social network e siti sportivi - e contemporaneamente introdurre misure di contenimento e controllo anche e soprattutto a tutela delle persone minori di eta'".
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L'Autorita' ha apprezzato infatti "l'impegno del Governo che ha inserito nella legge di stabilita' del 2016 misure atte a realizzare campagne di informazione e di sensibilizzazione, in particolare nelle scuole, sui fattori di rischio connessi al gioco d'azzardo ed ha istituito presso il Ministero della salute il Fondo per il gioco d'azzardo patologico -GAP, la cui ripartizione e' attualmente al parere della Conferenza Stato-Regioni. Ma le misure non appaiono sufficienti a garantire la tutela delle persone di minore eta' dai rischi da "azzardo" cui sono esposte".
L'Autorita' ritiene inoltre che parlare di gioco d'azzardo non sia corretto. "L'azzardo non e' un gioco, perche' non risponde ai valori educativi e di sviluppo del benessere psico-fisico insiti nella parola gioco, ma richiama ad una concatenazione di azioni lasciate all'area dell'alea, del rischio, senza che venga richiesta alcuna particolare abilita'" Il superiore interesse del minore deve essere preminente - ha concluso Albano - e deve condurre ad una riflessione, eticamente orientata, che consenta di garantire il diritto al gioco come sviluppo del benessere psico-fisico del bambino e dell'adolescente e, perche' tale diritto sia effettivo, e' necessario che sia disgiunto dall'azzardo, che ha tutt'altro significato. (AGI)