(AGI) - Roma, 16 set. - "Sull'universo del web e' impensabile immaginare un controllo totale, per questo serve uno scatto di consapevolezza e un impegno a governare i rischi connessi al web con l'educazione digitale, che deve riguardare sia i ragazzi che i genitori e gli insegnanti". La Garante nazionale, Filomena Albano, torna sul tema del cyberbullismo e sui comportamenti rischiosi connessi al web da parte di bambini e adolescenti. "E' necessario un impegno collettivo che affronti in maniera seria l'avvio di un'educazione digitale a tutto campo, che permetta agli adulti di familiarizzare con le tecnologie informatiche e consenta, sia ai ragazzi che agli adulti, di prendere consapevolezza dei potenziali rischi connessi. Se e' vero che la comunicazione globale attraverso la rete informatica e' un traguardo straordinario, e' anche vero che se ne puo' fare un utilizzo violento e ricattatorio". "C'e' da fare un importantissimo passo in avanti sul piano dell'educazione, dell'informazione, del sostegno e dell'ascolto delle persone di minore eta', soprattutto se in eta' adolescenziale, quando nuove esigenze prendono vita nel corpo di ragazzine e ragazzini e si cominciano ad esplorare nuove esperienze - prosegue la Garante -. Una condizione che non va di pari passo con la consapevolezza e la maturita' necessarie a comprendere il disvalore di certe condotte. Su questo aspetto si deve investire accuratamente per la tutela, la cura e il sostegno delle persone di minore eta'". (AGI) Red/Noc