Salerno - I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato la sentenza di assoluzione per il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, emessa dalla Corte d'Appello di Salerno lo scorso 5 febbraio nell'ambito del processo per la realizzazione di un termovalorizzatore nel 2008. Rigettato il ricorso presentato dal Procuratore generale di Salerno. De Luca era stato condannato in primo grado il 21 gennaio 2015 per abuso d'ufficio per la nomina a project manager del termovalorizzatore del suo capostaff, Alberto Di Lorenzo, che secondo i giudici non poteva essere indicato in quel ruolo per mancanza di requisiti; dopo la condanna scatto' per De Luca la legge Severino.
Il 5 febbraio scorso in Appello era stata emessa la sentenza di assoluzione perche' il fatto non sussiste per l'ex sindaco di Salerno e per gli altri due imputati, Di Lorenzo e Domenico Barletta, all'epoca dei fatti responsabile del procedimento per il termovalorizzatore. Con la sentenza della Cassazione si conferma l'assoluzione con formula piena di De Luca e degli altri tre imputati.
"Ha trionfato la giustizia, dopo una lunga battaglia durata tanti anni abbiamo avuto definitivamente ragione". A dirlo l'avvocato Paolo Carbone, difensore del governatore della Campania Vincenzo De Luca in merito alla decisione dei giudici della Cassazione di confermare la sentenza di assoluzione dell'ex sindaco di Salerno emessa in Appello il 5 febbraio scorso nell'ambito di un processo per la realizzazione di un termovalorizzatore nel 2008. "Finalmente e' stata messa la parola fine a questa lunga vicenda giudiziaria - aggiunge - bastava leggere le tappe di questo processo per darci ragione. Adesso e' arrivato il rigetto del ricorso del Procuratore generale con la conferma dell'assoluzione piena per De Luca e gli altri due imputati. Sono estremamente soddisfatto". (AGI)