Roma. - E' stato recuperato dalle squadre dei vigili del fuoco il corpo della sesta vittima sotto le macerie dell'hotel Roma ad Amatrice. Era stato individuato nei giorni scorsi all'interno di una delle camere crollate, grazie a un minuzioso lavoro di intelligence delle squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, che hanno prima recuperato le piantine dell'hotel e i registri delle presenze, quindi proceduto all'estrazione con un'operazione di grande difficolta' che e' andata avanti giorno e notte senza sosta. Il bilancio delle vittime sale dunque a 293 con sei dispersi ancora sotto le macerie.
Muore dopo una settimana 23enne estratto dalle macerie ad Amatrice
Intanto prosegue lo sciame sismico. Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 registrato alle 03:36 del 24 agosto, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha localizzato complessivamente 3.001 eventi: 133 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, dodici quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 avvenuto il 24 agosto alle 04:33 italiane nella zona di Norcia). Dalle 18 di ieri (ora dell'ultimo aggiornamento) gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono stati tre (tutti di magnitudo 3.1) localizzati in provincia di Ascoli Piceno, L'Aquila e Perugia. L'Ingv ha iniziato inoltre la revisione dei terremoti avvenuti nei giorni scorsi in Italia centrale. In particolare, grazie alla disponibilita' dei dati delle stazioni sismiche di Norcia e Amatrice, acquisiti 24 ore dopo l'evento, e' stato possibile calcolare una localizzazione piu' accurata della scossa piu' forte, soprattutto per quanto riguarda il valore della profondita'. Per il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle 03:36 italiane del 24 agosto e' stata ottenuta una profondita' pari a circa 8 km.
I vigili del fuoco salvano una gattina rimasta 6 giorni sotto le macerie
Ieri il giorno del dolore ad Amatrice, con i funerali solenni delle vittime del sisma che il 24 agosto ha colpito il centro Italia cui hanno preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Matteo Renzi . Il giorno di lutto nazionale. Il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, ha aperto la solenne celebrazione con l'elenco dei nomi dei 38 morti chiusi nelle bare allineate davanti all'altare. La folla li ha salutati con un lungo appaluso. Poi la funzione religiosa, concelebrata da monsignor Konrad Krajewski, l'elemosiniere del Papa che Francesco ha inviato per donare ai parenti delle vittime dei rosari benedetti.
Nell'omelia, il vescovo ha rivolto un forte monito: "La ricostruzione non sia una querelle politica o una forma di sciacallaggio", afferma. Il prelato osserva poi che "Non sono i terremoti ad uccidere ma l'opera dell'uomo". "Disertare questi posti sarebbe come ucciderli due volte", ha detto ancora il vescovo, e ricordando l'invito di Cristo alla mitezza ha sottolineato che e' cosa diversa dalla rassegnazione e di guardare altrove. Paragonando la distruzione di Gerusalemme al recente terremoto, Pompili ha sottolineato che "Dio non puo' essere utilizzato come capro espiatorio, ma occorre guardare a lui come strada di salvezza". Riprendendo la sua omelia di domenica scorsa qui ad Amatrice il vescovo ha invitato i fedeli a "evitare di accontentarsi con risposte patetiche al limite della superstizione addebitando al destino o alla sfortuna" cio' che e' avvenuto. Piuttosto ha invitato a guardare a Dio. "Venite a me voi che siete affaticati e oppressi e io vi ristorero'" ha affermato detto il vescovo citando il Vangelo di Matteo appena letto nelle funzione. Al termine, un pensiero a Santo Padre: "Ringraziamo il Papa e lo aspettiamo". (AGI)