Roma - Quella delle scuole e' una delle grandi emergenze di ogni ricostruzione post-terremoto: all'Aquila, a sette anni dal sisma del 6 aprile 2009, solo un istituto su due e' stato riaperto. Sono 26 scuole le scuole restaurate e 2600 gli studenti che sono riusciti a rientrare nei vecchi edifici. Nel capoluogo abruzzese furono distrutti o danneggiati 52 edifici scolastici e ancora oggi 3700 studenti sono ospitati nei Musp (Moduli ad uso scolastico provvisori). Per la ricostruzione delle scuole sono stati investiti fino a questo momento circa 36 milioni di euro, 10,9 dei quali sono stati utilizzati per interventi conclusi e i restanti 25,7 milioni sono gia' appaltati o in fase di gara. L'assessore alle Opere Pubbliche Maurizio Capri conta "di avviare la ricostruzione di tutti gli edifici entro il 2020".
Il terremoto nel Reatino ha fatto tornare la paura all'Aquila, soprattutto delle mamme in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico: "La scuola sta per cominciare e noi dobbiamo essere sicuri di far frequentare ai nostri figli edifici idonei a eventuali eventi tellurici", avverte l'associazione 'Mamme per L'Aquila' in una lettera indirizzata al sindaco Massimo Cialente, al presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, al prefetto del capoluogo Francesco Alecci, al Miur e all'ufficio regionale scolastico. "Molti genitori ci hanno contattato preoccupati - continua la lettera - La nostra associazione, rappresentandone una vasta fetta, chiede alle istituzioni tutte non di tranquillizzarci ma di effettuare sopralluoghi immediati prima della riapertura dell'anno scolastico. Chiediamo inoltre che alla riapertura ci sia un'efficace progettualita' di evacuazione con prove ripetute mensilmente al fine di gestire i vari episodi sismici in modo esemplare"."Siamo aquilane, abbiamo vissuto le scosse in prima persona, siamo preoccupate per i nostri figli ma anche per tutti quei bambini che purtroppo nella provincia dell'Aquila frequentano scuole ancora fatiscenti". (AGI)