Rieti - Responsabilità e omissioni saranno perseguite: è la promessa del procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, che coordina l'indagine aperta con l'ipotesi di reato di disastro colposo dopo il sisma che ha devastato i comuni di Amatrice e Accumoli. "Verificheremo i motivi per cui determinati fabbricati sono crollati e altri no. Questo sara' il compito dei prossimi giorni" attraverso l'attivita' di polizia giudiziaria e tecnic, ha spiegato il magistrato a Rainews 24. Quanto a eventuali responsabilita' "umane", ha aggiunto, "e' probabile che delle responsabilita' ci siano, bisogna stabilire a carico di chi".
Reportage da Amatrice, quei silenzi pieni di angoscia
I casi più eclatanti riguardano la scuola elementare appena ristrutturata che si è sbriciolata, i pilastri portanti incrinati e il campanile restaurato tre volte divenuto la tomba di un bambino di pochi mesi.
I superstiti nella tendopoli "vivi per miracolo"
Sono stati denunciati anche i casi di una villa crollata sotto il peso di una tettoia in cemento armato e di palazzine dai tramezzi con più sabbia che malta. Il pm non vuol sentir parlare di una pura fatalità, perchè se "ad Amatrice, le faglie hanno fatto tragicamente il loro lavoro", è anche vero che "se gli edifici fossero stati costruiti come in Giappone, non sarebbero crollati". (AGI)