Napoli - Il ragazzo vive nella zona di Santa Lucia, e' uno studente incensurato figlio di una famiglia benestante. A tradirlo e fare si' che i militari dell'Arma, gia' impegnati in verifiche capillari sulla vita notturna a Forio e nei locali storici ischitani, controllassero piu' a fondo la sua posizione, la faccia di adolescente che strideva con l'abitudine a consumare drink ogni sera in un night. Cosi', nelle sue tasche, oltre alla carta di identita' vera che ha dovuto esibire ai carabinieri, e' spuntato il secondo documento, quello contraffatto, con uguale numero di serie e foto ma il dettaglio degli anni in piu'. Un documento di buona fattura, dicono fonti investigative, tranne che per la filigranatura assente, un particolare pero' che puo' sfuggire nel buio di una discoteca. I carabinieri sono convinti che l'episodio non sia isolato, proprio per la qualita' della carta falsificata, e monitorano il fenomeno anche a Napoli. "Il documento falsificato non e' una novita'. Forse e' si e' diffuso di piu' anche per arginare i nostri controlli, resi di recente possibili dalla legge", spiega all'Agi Enzo De Pompeis, presidente della sezione napoletana del Sindacato gestori locali da ballo.
"Qui in citta' - aggiunge - la maggior parte dei locali evita serate promiscue, diversificando quelle per minorenni dalle altre. Ma anche chi le programma, fa controlli sui documenti all'ingresso. Un'aiuto prezioso viene dai pr, che ben conoscono i potenziali clienti e possono evitare situazioni simili". De Pompeis quindi non esclude che il fenomeno dei documenti falsi abbia subito una accelerazione. "Penso pero' - dice - che l'uso di queste carte sia limitato ai posti in cui i ragazzi sono in vacanza, dove i locali sono pochi e soprattutto gestori e pr conoscono poco la clientela. E gli stessi minori li frequentano per un breve lasso di tempo, ritenendo che cosi' passino inosservati". (AGI)