Roma - La cannabis e' tutt'altro che "leggera": "da' effetti collaterali importanti soprattutto per gli adolescenti, come apatia, difficolta' di apprendimento, e nel tempo anche malattie psichiatriche". E' quanto sottolinea all'AGI il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri, commentando l'apertura di Raffaele Cantone alla legalizzazione. "Quella di Cantone - spiega Garattini - e' un'argomentazione molto strana: la criminalita' la vendera' comunque, e a un costo inferiore, visto che lo Stato si prenderebbe il 75% con la tassazione. E i minorenni, a cui comunque la cannabis sara' vietata, continueranno a rifornirsi dagli spacciatori. Questa legge e' raffazzonata, e' un pasticcio, intanto perche' mette sullo stesso piano l'uso ricreativo e quello medico, che ovviamente andrebbero trattati separatamente. Sul piano medico - continua il farmacologo - e' assurdo introdurre una sorta di 'fai da te', un malato che si coltiva dieci piantine per curarsi. Come qualsiasi farmaco la cannabis terapeutica va autorizzata dalle autorita' regolatorie, preparata con tutti i controlli e somministrata da medici". Mentre sul piano ricreativo, "legalizzandola diciamo ai giovani che la cannabis non fa male, che e' leggera. Invece servirebbe una grande campagna rivolta ai giovani contro alcol, tabacco e cannabis, che certo lo Stato non promuoverebbe visto che con la cannabis farebbe miliardi". (AGI)