Cracovia - "Non so se io ci sarò a Panama. Ma Pietro ci sarà e vi chiederà se avete parlato con i nonni". Con queste parole Papa Francesco ha concluso il suo incontro con i 25mila volontari della GMG di Cracovia, ai quali ha affidato il mandato di preparare la prossima GMG facendo leva su due elementi: la memoria e il coraggio.
Nello stadio Taron Arena di Cracovia, Francesco ha esordito con una battuta: "ho scritto questo discorso, ma sono 5 pagine, è un po' noioso. Lo consegno. Mi dicono che posso parlare in qualunque lingua perché avete la traduzione. Allora parlerò in spagnolo".
"Preparare una Gmg - ha continuato - è tutta un'avventura. Voglio ringraziare tutti voi per quello che avete fatto. E per le ore di preghiera: un grazie ai volontari che hanno dedicato tempo alla preghiera. E ai sacerdoti e alle religiose, ai consacrati che vi hanno accompagnato. E grazie a voi che vi siete messi in quest'avventura". "Avete ricevuto qui un complimento così adulatorio: 'siete la speranza del futuro'. Potrete esserlo a due condizioni: non occorre pagare il biglietto d'ingresso. Occorre la memoria di un cammino, di quello che ho ricevuto dai miei genitori. Un giovane senza memoria, non ha futuro. Parlate con i genitori, soprattutto con i nonni. Se volete essere speranza del futuro dovete ricevere la 'torcia' dei nonni. Sono la saggezza del popolo". E per essere speranza del futuro bisogna "vivere il presente: avere il coraggio essere coraggiosi, non spaventarsi".
Francesco ha poi ricordato l'addio del grafico Maciej Ciesla, che era uno dei volontari e al quale si devono tutti i disegni della Gmg di Cracovia, che tuttavia non ha visto collocati nella città perché è deceduto qualche settimana prima a causa di un tumore. "Il nostro compagno - ha concluso il Papa - ha avuto il coraggio di continuare a combattere anche nella peggiore condizione". (AGI)