Trapani - è arrivata a Trapani nave 'Aquarius' di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere con a bordo 209 migranti e le salme di 22 persone, tra cui 21 giovani donne. Erano stati recuperati la sera di mercoledì al largo della Libia, da un gommone. Le vittime sarebbero state schiacciate nella ressa per la conquista di un posto nel natante dove i migranti erano stati stipati. Sul molo ventidue bare. La procura di Trapani ha aperto un fascicolo sulla tragedia del mare, condotta dal sostituto procuratore Andrea Tarondo presente stamane in banchina: la polizia sul posto ha identificato e preso i dati anche dell'equipaggio della nave e del personale delle due Ong. Non è stato l'unico dramma. Ieri pomeriggio la nave militare irlandese "James Joyce" ha scoperto altri 17 cadaveri, di 16 uomini e un minore, nella stiva di un barcone: sarebbero morti per asfissia e intossicazione per i fumi prodotti dai motori; in salvo oltre 450 stranieri.
"Indaghiamo per il reato di omicidio avvenuto per annegamento e asfissia da idrocarburi". Lo ha detto il questore di Trapani, Maurizio Agricola, presente in banchina per lo sbarco. L'autopsia, disposta nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e dal sostituto Andrea Tarondo - servirà anche a individuare segni di schiacciamento provocati dalla ressa sul gommone. "Ascolteremo i migranti - continua - e alcuni stanno già ricostruendo le modalità di viaggio e sono stati isolati".
Soccorsi in due differenti operazioni a 25 miglia a nord est da Tripoli, provengono principalmente dall'area subsahariana dell'Africa: Nigeria, Gambia e Mali. Tra loro 117 uomini, 42 donne e 50 minori, di cui 45 non accompagnati. "Stiamo svolgendo un'attività di supporto piscologico rivolto ad una ventina di donne", dicono i rappresentanti di Medici senza frontiere. I migranti, molti dei quali ancora sotto choc, sono in discrete condizioni di salute e sono stati dotati di tute.
"Sono in corso gli accertamenti sanitari con il personale medico dell'Asp e successivamente - spiega il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio, che conduce le indagini insieme al sostituto Tarondo - provvederemo a ascoltare alcuni dei migranti che dicono di essere parenti delle vittime". I testimoni sono stati isolati, assistiti da personale di Medici senza frontiere. "Il sostituto è salito a bordo della nave - continua Cartosio - e sta monitorando le operazioni. La provenienza è prevalentemente nigeriana e, dai primi riscontri, sembrerebbe che le donne, stipate insieme agli altri sul natante, siano state schiacciate, siano finite sotto i compagni di traversata; probabilmente avranno respirato anche i fumi del carburante. Non è un caso che tra le 22 vittime, vi siano 21 donne, cioè i più deboli". Gli interrogatori sono condotti dalla Squadra mobile, presente in banchina assieme al personale di Frontex. "Le salme verranno trasferite al cimitero di Trapani per l'autopsia", dice Biagio De Lio, capo della Polizia municipale. Per gli altri posto nell'hotspot di Milo.
(AGI)