Milano - Smantellata dalla polizia di stato di Milano un'organizzazione di trafficanti di uomini. Tredici le perosne arrestate nell'ambito di una operazione denominata "Transitus" . Le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di "scafisti di terra" sono state richieste dal Sostituto Procuratore della DDA di Milano ed emesse dal GIP presso il Tribunale nei confronti di stranieri tutti accusati di associazione per delinquere, finalizzata allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina con il trasporto di clandestini attraverso il territorio nazionale verso paesi del Nord Europa.
Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Monza e Milano, Brescia e Venezia. Dei 13 destinatari di misura cautelare in carcere, solo 3 sono risultati irreperibili sul territorio nazionale. Sequestrati anche i due veicoli che venivano utilizzati per compiere i "viaggi". L'organizzazione criminale scoperta con le indagini degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Monza, è di tipo verticistico e piramidale con i componenti (6 egiziani, 3 albanesi, 2 rumeni, 1 siriano ed 1 brasiliana, tutti regolari sul territorio nazionale e di età compresa tra i 26 e di 45 anni) che svolgevano l'attività di veri e propri "scafisti di terra".
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L'indagine, iniziata nel 2014, inizialmente incardinata presso la Procura della Repubblica di Monza e poi trasmessa, per competenza, alla DDA di Milano, ha preso il via dalle dichiarazioni rese ai poliziotti del Commissariato di Monza, da un cittadino egiziano avvicinato dal gruppo criminale - che aveva tentato di arruolarlo come autista per i trasporti all'estero dei clandestini. L'uomo si è rifiutato di collaborare con il gruppo criminale e si è rivolto alla Polizia. Il capo dell'organizzazione, un cittadino egiziano del '79 che, con un complice in Sicilia, era in contatto direttamente con gli scafisti in partenza dalle coste africane, una volta avvertito che i profughi erano in partenza per l'Italia, attivava immediatamente il gruppo. Inviava i "procacciatori" alla Stazione Centrale di Milano, dove all'epoca era allestito un punto di accoglienza per i profughi nei mezzanini della stazione, con il compito di contrattare con loro il "trasporto" verso il nord Europa. I cittadini dell'est Europa svolgevano poi le mansioni di "autisti". Dalle indagini risulta che in un solo mese, per esempio, sono stati effettuati ben 20 viaggi per un totale di circa 100 clandestini trasportati in nord Europa e circa 70 mila Euro di profitto per la banda Ulteriori dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa in Questura alle 11. (AGI)