Firenze - Una mobilitazione per chiedere l'abolizione delle carrozzelle trainate dai cavalli e un diverso modo di vedere la città, con altri mezzi e senza sfruttare gli animali, è prevista domani, domenica 17 luglio, a Firenze, dalle ore 18 in piazza san Lorenzo e poi in alcune vie cittadine. L'iniziativa è promossa da un gruppo di associazioni: lav Firenze, leal Arezzo, lidA Firenze, liv Toscana, nala. Malgrado il regolamento cittadino di tutela animale contenga una sezione aggiuntiva dedicata ai cavalli e l'articolo 43 (Limitazioni all'uso, comma 3) preveda che "è vietato sottoporre l'animale ad attività di trasporto quando la temperatura ambiente sia superiore a 35 gradi all'ombra", questi animali vengono costretti a lavorare o a stazionare in attesa di turisti senza alcun riparo e a ogni temperatura. Come riportano le cronache cittadine, sempre più frequentemente i cavalli hanno malori e si ribellano per il caldo imbizzarrendosi e rovesciando la carrozzella, come recentemente accaduto in piazza della Signoria.
Da piazza san Lorenzo la manifestazione proseguirà lungo Borgo san Lorenzo, via Cerretani, via dei Pescioni, via dei Pecori, via Roma per finire in piazza della Repubblica. Saranno distribuiti a cittadini e turisti dei volantini per sensibilizzare sulla sofferenza e l'abuso che subiscono i cavalli costretti a trainare le carrozze per molte ore al giorno e con ogni condizione del tempo. "Le carrozzelle a Firenze e le botticelle a Roma - spiegano gli organizzatori - vengono usate per il divertimento di turisti poco accorti che non si sono mai domandati cosa si nasconda dietro questa pratica. Un divertimento anacronistico che comporta enorme sofferenza per i cavalli, costretti a portare un carico che supera gli 800 chili, sotto il sole cocente in estate ed esposti alla pioggia e al freddo in inverno, in mezzo al traffico e ai rumori assordanti che li spaventano. Spesso svengono per la stanchezza o si feriscono perché i loro zoccoli non sono fatti per calpestare l'asfalto cittadino. Sono picchiati per continuare a camminare anche quando sono visibilmente sfiancati dalla fatica e costretti a indossare il morso, uno strumento che provoca loro un grande dolore alla bocca e che li rende a forza remissivi e sottomessi. I cavalli sono animali sensibili e intelligenti - concludono i promotori della mobilitazione - e continuano a essere sfruttati solo per una tradizione che, come tutte quelle che infliggono inutile sofferenza a degli individui senzienti, dovrebbe essere abolita. Chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci a liberarli da questa inutile tortura e di unirsi alla richiesta per l'abolizione delle carrozzelle. I vetturini potranno convertire la loro attività sostituendo ai cavalli altri mezzi elettrici e più attuali, dimostrando di essere al passo con i tempi e di voler far parte di una società più evoluta e civile". (AGI)