Roma - C'e' ancora una "incontenibile aggressivita' degli operatori" del telemarketing, quello "selvaggio" in particolare, "che arriva a compromettere seriamente la tranquillita' individuale e familiare". Non fa sconti il Garante della privacy quando parla di questo settore, dove - dice il presidente dell'Authority, Antonello Soro, nella relazione annuale al Parlamento - "persistono le rilevanti criticita' da tempo denunciate" dal Garante stesso. Nel solo primo semestre di quest'anno sono gia' arrivate circa 3mila segnalazioni di telefonate promozionali ritenute illecite, "un numero sproporzionato che, al di la' di ogni azione di contrasto, continua a crescere".
Soro ha sottolineato che l'Authority ha sollecitato "nuovi e piu' efficaci interventi normativi", tra i quali la possibilita' di includere nel Registro delle opposizioni tutte le utenze, fisse e mobili, e non solo quelle presenti negli elenchi e "sancire una piu' chiara responsabilita'" dei soggetti per conto dei quali viene effettuata la chiamata, anche in considerazione della consolidata "tendenza a subappaltare le attivita', rendendo piu' difficili i dovuti controlli". Il presidente ha parlato di mirati accertamenti ispettivi in corso in queste settimane nell'ambito dei call center e di aziende committenti, e da questi controlli sembrano emergere "gravi inadempimenti nella gestione dei dati". Pero' per preservare un settore comunque produttivo come e' quello dei call center, "oggi compromesso dal fenomeno del telemarketing selvaggio", e' indispensabile - a giudizio di Soro e dell'Authority - un "supplemento di correttezza da parte degli operatori economici, nonche' una minore disinvoltura da parte degli utenti nel momento in cui manifestano il consenso all'uso dei propri dati". (AGI)