CdV - "Io credo che le intenzioni di Martin Lutero non erano sbagliate. Era un riformatore". Sono parole di Papa Francesco nel volo di ritorno da Yerevan, capitale dell'Armenia e rispondono a una domanda sul viaggio che il Papa compira' a Lund in Svezia, per i 500 anni della Riforma. "Forse - continua il Papa - i metodi erano sbagliati. Ma la Chiesa non era modello da imitare: c'erano corruzione, mondanita', lotte di potere. Lui ha contestato. E ha fatto un passo avanti per criticarla. Poi si e' trovato che non era piu' solo. Calvino e i principi tedeschi volevano lo scisma. Dobbiamo metterci nella storia di allora, non facile da capire". "Oggi - continua il Papa - cerchiamo di riprendere la strada per ritrovarci dopo 500 anni. Pregare insieme lavorare insieme per i poveri. Ma questo non basta. Il giorno dell'unita' piena, dice qualcuno, sara' il giorno dopo la venuta del Figlio dell'Uomo. Intanto dobbiamo pregare, dialogare e lavorare insieme per tante cose come combattere contro lo sfruttamento delle persone. Sul piano teologico, infine, con i luterani siamo d'accordo sul tema della Giustificazione. Il documento congiunto su questo tema e' uno dei piu' chiari". "I fratelli - ha quindi concluso il Papa si rispettano e si amano". (AGI)