Frosinone - La comunicazione ufficiale è arrivata dalla Santa Sede ed è piombata sulla diocesi di Cassino-Sora-Pontecorvo provocando una sorta di terremoto: il Santo Padre ha infatti scomunicato i fedeli del 'Bambinello di Gallinaro' che, secondo quanto accertato dal Vaticano, e soprattutto da alcune indagini giudiziarie, farebbero parte di una vera e propria setta con a capo Samuele Morcia.
Il santuario della 'Nuova Gerusalemme' è stato per oltre 30 anni punto di riferimento per migliaia di fedeli provenienti da ogni parte d'Italia, fino a quando non è deceduta la veggente Giuseppina, colei che ha sempre sostenuto di veder apparire nella Cappella di Gallinaro il Gesù Bambino. Dalla morte dell'anziana donna, infatti, a prendere le redini di quella che sembrava una normale congregazione è stato un suo parente prossimo. Da qui, man mano, la decadenza del posto di preghiera fino ad una serie di azioni e comportamenti che hanno indotto il Vaticano ad intervenire in maniera drastica.
La scomunica da parte di Papa Francesco, di tutti gli adpeti alla 'Nuova Gerusalemme' di Gallinaro è stata annunciata alla diocesi di Cassino-Sora-Pontecorvo. In una nota, la diocesi spiega i motivi del provvedimento: "Il gruppo denominato 'Bambino Gesù di Gallinaro' o 'Nuova Gerusalemme' è impegnato a diffondere in diverse località dottrine falsamente religiose e insegnamenti biblici distorti ed estranei alla verità dei testi sacri. A tale proposito si richiama la Notificazione della Curia diocesana in data 9 ottobre 2001 con la quale la Diocesi prendeva le distanze da ogni coinvolgimento o approvazione del suddetto fenomeno religioso. La posizione dottrinale di tale gruppo è dichiaratamente contraria alla fede cattolica, in quanto obbliga i fedeli a non frequentare i sacramenti, a disapprovare gli insegnamenti e la stessa autorità del Papa, a non avere relazioni con i sacerdoti e le rispettive comunità parrocchiali, a trasgredire la disciplina ecclesiastica".
"Tale gruppo pseudo-religioso - continua la nota - in data 4 ottobre 2015 si è costituito come sedicente 'chiesa cristiana universale della nuova Gerusalemme'. Tale gravissimo abuso - spiega la nota - sottoposto all'esame della Congregazione della dottrina della fede, competente in materia, richiede che tutti i fedeli siano informati sugli errori dottrinali di tale atto scismatico, e sulle conseguenze disciplinari canoniche che ne derivano. Pertanto, al fine di salvaguardare l'integrità della fede, della comunione ecclesiale, e dell'azione pastorale della Chiesa a favore del popolo di Dio si rende noto che le iniziative della sedicente organizzazione pseudo-religiosa denominata 'chiesa cristiana universale della nuova Gerusalemme' sono in assoluta opposizione alla dottrina cattolica, e pertanto nulla hanno a che fare con la grazia della fede e della salvezza affidate da Gesù Cristo alla Chiesa fondata sulla salda roccia dell'apostolo Pietro. Si invitano tutti i fedeli al dovere della vigilanza e del saggio discernimento per evitare ogni forma di coinvolgimento in tale movimento pseudo-religioso. Si rammenta che i fedeli che aderiscono alla suddetta sedicente 'chiesa' incorrono ex can. 1364 del Codice di diritto canonico nella scomunica latae sententiae per il delitto canonico di scisma". (AGI)