Bologna - Sono stazionarie le condizioni della donna incinta ricoverata in rianimazione all'ospedale Maggiore di Bologna dopo aver ingerito una sostanza caustica, versata dal fidanzato in una bibita. La ragazza ha lesioni allo stomaco e all'esofago. Il bollettino medico è stato diffuso dall'azienda Asl di Bologna: la paziente è cosciente, la prognosi resta riservata.
Custodia cautelare in carcere per il fidanzato di 35 anni che ha confessato di aver versato del liquido tossico, un detersivo per lavastoviglie, nella bibita gassata bevuta l'altra sera dalla sua fidanzata, di 33 anni, incinta al settimo mese. La custodia in carcere è stata disposta dal gip di Bologna Domenico Panza, confemando il grave quadro accusatorio a carico dell'uomo, dipendente pubblico e incensurato, che ha ribadito la propria confessione nel corso dell'udienza di convalida.
All'origine del gesto, i timori legati alla salute del bambino, dopo il riscontro di alcune anomalie. L'uomo era stato fermato dai carabinieri con l'accusa di lesioni personali gravissime: il fermo non e' stato convalidato, per l'insussistenza del pericolo di fuga. Invariato il capo di accusa. Secondo gli investigatori, l'uomo forse mediatava da tempo di rinunciare a quel bambino, anche se per la procura il movente non è stato ancora del tutto chiarito. "E' ancora sconvolto, chiede in continuazione di sapere le condizioni di M. e del bambino - spiega il legale dell'uomo, Raffaele Merangelo - si è reso conto della gravità di quello che ha fatto e delle sue responsabilità". Un gesto che può difficilmente trovare una spiegazione: "Una reazione abnorme e imprevedibile - la definisce il legale - in relazione ad una vicenda umana così importante". La prossima settimana, dopo aver studiato l'ordinanza, la difesa valuterà il ricorso al tribuale del riesame. (AGI)