Milano - Nelle scuole italiane uno studente su 10 è straniero. Lo dice il rapporto annuale del ministero dell'Istruzione e della Fondazione Ismu, presentato oggi a Milano che sottolinea come gli studenti stranieri che frequentano le scuole italiane siano 814.187. Il dato si riferisce all'anno scolastico 2014-2015 con un incremento del 20,9% rispetto al 2009-2010 e l'incidenza dei nati in Italia tra gli alunni con cittadinanza non italiana è del 55,3%.
Se gli studenti stranieri sono cresciuti, sono diminuiti quelli italiani, -2,7%. Gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie sono il 10,4% del totale, quelli alla scuola secondaria di secondo grado sono il 7%, gli allievi nelle secondarie di primo grado il l9,6% e i bambini nelle scuole dell'infanzia sono il 10,2%. Il rapporto, inoltre, fa notare che gli italiani sono diminuiti in tutti gli ordini di scuola, tranne che nelle secondarie di secondo grado, dove vi e' un incremento sia degli italiani (+0,6%) sia di stranieri (+2,8%).
La regione con piu' alunni stranieri rimane la Lombardia, superando le 200mila presenze, seguono l'Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila alunni stranieri), Lazio e Piemonte (oltre 70mila). Solo in due regioni gli alunni stranieri decrescono: -3,6% in Valle d'Aosta e -0,1% in Veneto. Nel complesso, nell'ultimo decennio, la crescita maggiore, in termini di variazione percentuale, degli alunni stranieri, viene registrata in molte regione del Sud, con percentuali maggiori del 200%. Per quanto riguarda l'incidenza percentuale, l'Emilia Romagna e' la prima regione con 15,5 studenti con cittadinanza non italiana su 100. Il Veneto, invece, e' la prima regione per incidenza di nati in Italia sul totale degli alunni stranieri (62,8%). La Sicilia, infine, e' la prima per incidenza di neoentrati nel sistema scolastico regionale con l'11,9%.Se si guarda alle nazionalità, gli alunni con cittadinanza romena sono i piu' numerosi (157.153), seguiti dagli albanesi (108.331) e dai marocchini (101.584). A distanza si trovano gli alunni di origine cinese e filippina.
Nelle prime quindici cittadinanze sono presenti tutti i continenti tranne l'Oceania. Nella scuola dell'infanzia i paesi che mostrano percentuali significative superiori alla media sono il Bangladesh (27,1%), il Marocco (25,8%) e l'Egitto (23,8%).Infine gli stranieri iscritti in ritardo scolastico a 11 anni sono il 21% e quelli a 15 anni sono il 62,7%. Nonostante cio' il rapporto evidenzia che la percentuale complessiva degli alunni in ritardo scolastico e' diminuita rispetto all'anno 2010-2011, passando dal 40% al 34,4% nel 2014-2015. Rimane tuttavia grave la situazione degli ultrasedicennni: il ritardo scolastico riguarda i due terzi degli alunni. (AGI)