Firenze - E' stata scarcerata dopo 21 giorni Fausta Bonino, l'infermiera arrestata con l'accusa di aver ucciso 13 pazienti nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino attraverso iniezioni di eparina. Il tribunale del Riesame di Firenze ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare del 31 marzo, accogliendo la richiesta dell'avvocato della donna, Cesarina Barghini. La donna ha lasciato il carcere Don Bosco di Pisa dove è stata prelevata dal marito, Renato Di Biagio. Il rilascio della 55enne Fausta Bonino, che risiede in Toscana dagli anni '80, assesta un duro colpo all'impianto accusatorio messo insieme dai carabinieri dei Nas.
Le accuse nei suoi confronti si riferiscono alla morte di 13 pazienti tra i 61 e gli 88 anni di età ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Villamarina di Piombinotra tra il 2014 e il 2015. Dal lavoro della commissione d'inchiesta, come ha riferito martedì l'assessore alla sanità Stefania Saccardi, stanno emergendo "criticità" organizzative e di gestione del rischio clinico nel reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale in cui si sarebbero dovuti rendere conto che "sei morti in 100 giorni alla fine del 2014 erano qualcosa di anomalo". (AGI)