Roma - "Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono". Nel videomessaggio per il 35esimo anniversario della fondazione del Centro Astalli per i rifugiati, Papa Francesco chiede perdono ai migranti: "Troppe volte non vi abbiamo accolto. Perdonate la chiusura e l'indifferenza delle nostre societa' che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede".
Il Pontefice cita il vangelo di Matteo: "Ero forestiero e mi avete accolto". "Ognuno di voi, rifugiati che bussate alle nostre porte - continua - ha il volto di Dio, è carne di Cristo. La vostra esperienza di dolore e di speranza ci ricorda che siamo tutti stranieri e pellegrini su questa Terra, accolti da qualcuno con generosità e senza alcun merito. Chi come voi è fuggito dalla propria terra a causa dell'oppressione, della guerra, di una natura sfigurata dall'inquinamento e dalla desertificazione, o dell'ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, è un fratello con cui dividere il pane, la casa, la vita. Siete la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perché ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l'incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità".
"Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati - conclude Papa Francesco - Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiati conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l'odore acre della guerra".
La 'reazione' del leader della Lega, Matteo Salvini, non si fa attendere: "Il Papa dice ai migranti 'perdonateci, non siete un peso ma siete un dono'. Un dono sì... alle cooperative che lucrano. Ma basta!". "Con questi gesti incentiva l'immigrazione clandestina", aggiunge poco più tardi a 'La Zanzara' su Radio 24 alludendo all'accoglienza di alcune famiglie siriane in Vaticano.
"Se si porta a casa 12 immigrati - lamenta Salvini - sicuramente passa l'idea che in Italia ci sia spazio per tutti. Magari poi partono oggi altre migliaia di disperati, ne affogano 200 perché erano convinti che in Italia ci fosse spazio. Prima di dire in Italia c'e' spazio per tutti, bisognerebbe pensare alle conseguenze. Io non me la prendo con il Papa, ma con i politici che emulano il Papa: la Boldrini, Renzi, Mattarella, Napolitano".
Di tutt'altro avviso il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "La politica dei muri - ribadisce durante l'incontro al Viminale con il presidente del Gruppo del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber - è solo un rimedio miope e temporaneo che a lungo termine provocherebbe solo l'indebolimento dell'Ue". Con Weber Alfano parla della opportunità'' di due riforme "complementari tra loro", Regolamento di Dublino e Guardia di frontiera esterna, e insiste sulla necessità di salvaguardare l'integrità di Schengen. L'Austria non ha intenzione di chiudere la frontiera con l'Italia al Brennero, assicura il ministro della Difesa Roberta Pinotti da Lussemburgo, ma "se non ci saranno risposte europee convincenti sul controllo delle frontiere, di fare controlli più serrati". "Il tema su cui vuole lavorare - dice il ministro dopo l'incontro con il suo omologo austriaco - è soprattutto quello di una polizia europea di frontiera, e noi siamo d'accordo". (AGI)