Roma - Loro le fanno credere di poter "moltiplicare" i suoi soldi, e lei gli affida 155mila euro. E' una truffa stile Pinocchio 2.0 quella scoperta dai carabinieri della stazione Aventino, con due nigeriani nei panni del Gatto e la Volpe e una 57enne, indonesiana di nascita ma romana di adozione, nei panni dell'ingenuo burattino.
Tutto inizia qualche mese fa quando un nigeriano di 41 anni, che parla fluentemente inglese, francese italiano e spagnolo, conquista in chat la fiducia della donna presentandosi come un'anima sola e genio incompreso. Nel corso delle numerose conversazioni via internet, l'uomo riesce a carpire la buona fede della vittima, proponendole il colpaccio: dilatare il suo patrimonio, grazie alla duplicazione delle banconote con un procedimento chimico che permetterebbe di trasferire l'inchiostro delle banconote vere su banconote trattate chimicamente, facendole diventare banconote genuine a tutti gli effetti.
Il "miracolo" viene anche messo concretamente in scena durante un successivo incontro, ma naturalmente si tratta di un trucco, con l'aiuto di un complice, un 40enne connazionale. La donna, ammaliata e nello stesso tempo ingolosita dall'illimitato guadagno, ci crede e sborsa 140 mila euro in sette tranche. Non pago, il nigeriano ne chiede altri 15mila che servono "per completare il trasferimento della vernice". E la donna paga. L'arresto, vero, arriva ieri quando i carabinieri concludono l'indagine avviata dalla denuncia della donna che, dopo tutti i soldi "investiti", è ridotta sul lastrico e si è decisa a parlarne con un'amica. Insieme si presentano in caserma dove i carabinieri faticano non poco a convincerla che si tratta di una truffa collaudata, con diversi precedenti.
Dopo aver organizzato un incontro con la vittima all'interno di un bar di piazzale dei Partigiani per la consegna di ulteriore denaro, i carabinieri intervengono e arrestano i due truffatori, noti per essere stati coinvolti in precedenti analoghi episodi. Tutto il materiale utilizzato per inscenare la "moltiplicazione" delle banconote e' stato sequestrato. (AGI)