Roma - "L'Italia è esposta a un rischio che è uguale alle altre potenze del mondo che sono coalizzate nel contrasto al terrorismo e che a livello europeo lavorano con fatica per trovare quella unita' nella lotta al terrorismo. Dobbiamo essere consapevoli che la prevenzione ha funzionato ma che non esiste nessun Paese a rischio zero e che tutto quanto avviene in termini di controllo serve per diminuire il rischio ma non per azzerarlo". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a margine del giuramento a Roma di oltre 600 Vigili del Fuoco. Per il ministro "il nostro è un sistema che come tutti i sistemi è perfettibile ma fin qui ha funzionato". E ha aggiunto: "L'intera Europa è un terreno di attacchi come la storia di questi anni dimostra ed è anche luogo di transito dei terroristi. L'Italia non è il miglior terreno per loro perche' di quelli di cui si parla, per due soggetti il mandato di cattura europeo è stato spiccato successivamente al transito in Italia, quindi quando sono passati da qui non erano sottoposti a mandato, per un altro soggetto quando ci hanno detto di cercarlo lo abbiamo cercato, trovato e arrestato. Dal punto di vista dei numeri, sono straordinari. Dal primo gennaio 2015 - ha ricordato Alfano - abbiamo controllato oltre 110mila persone, centinaia di navi e i passeggeri di centinaia di navi, significa raccontare di uno sforzo di intelligence e di polizia delle forze di polizia, che hanno un compito pianificato dal comitato di analisi strategica antiterrorismo, dove siedono insieme polizia, militari, intelligence e polizia penitenziaria per il monitoraggio della radicalizzazione nelle carceri".
"Avrete il lavoro in un tempo difficilissimo della storia, in cui i vostri colleghi del Belgio e degli altri paesi colpiti dal terrorismo, sono stati costretti a intervenire contro le azioni criminali di uomini che si sono scagliati contro altri uomini credendo di sacrificarsi in nome di dio, in nome di un dio che mai avrebbe autorizzato quelle barbarie". "Il Pensiero va a tutti quelli che stanno soffrendo negli ospedali di Beuxelles, alla vittima italiana-belga. Noi siamo un Paese fin qui sicuro, beneficiato dall'azione di donne e uomini in divisa per evitare che un qualcosa di negativo si verificasse in Italia". (AGI)