Roma - Il venerdì si è confermato nero in molte città italiane, dove lo sciopero generale dei servizi, in particolare dei trasporti pubblici, ha causato disagi e polemiche.
La protesta indetta dai sindacati è "contro la guerre, anche quelle politiche, come nel caso della Libia e contro la politica economica e sociale del governo." Sui motivi dello sciopero interviene da Bruxelles il presidente del Consiglio Matteo Renzi "L'Italia non fa la guerra in Libia" e le "sigle sindacali che hanno fatto uno sciopero dei trasporti pubblici, il venerdì, contro la guerra, prendono in giro i cittadini".
I motivi dello sciopero
L'agitazione ha riguardato anche il comparto scuola e altri servizi pubblici come scrive il Cub, uno dei sindacati promotori: "Contro il blocco dei contratti pubblici e privati, l'aziendalizzazione della contrattazione e l'individualizzazione del rapporto di lavoro e contro le privatizzazioni. Contro la legislazione che favorisce precarizzazione e forme di sfruttamento selvaggio (esternalizzazioni, appalti, subappalti, cooperative di comodo). Contro la riforma della scuola, per la stabilizzazione del personale. Contro il fiscal compact, il pareggio di bilancio inserito nella costituzione. Contro la riforma del mercato del lavoro, che lascia milioni di disoccupati privi di mezzi di sussistenza e promuove lavoro gratuito senza la garanzia del salari". E, ancora, tra le motivazioni troviamo "la redistribuzione del reddito attraverso aumenti salariali per tutti i lavoratori e pensionati. Per la rivalutazione delle pensioni, riduzione degli anni per il diritto alla pensione, salute e sicurezza sui posti di lavoro. Diritto all'abitare, contro la precarietà e lavoro gratuito. Il diritto al lavoro, attraverso la riduzione d'orario a parità di salario, investendo per la bonifica dei siti inquinati, la messa in sicurezza del territorio, il risparmio energetico e le energie alternative. La libertà di circolazione della forza lavoro, la parità di diritti agli immigrati e l'integrale abolizione della legge Bossi-Fini".
La giornata nelle principali città italiane
Nella Capitale il trasporto pubblico si è fermato per 4 ore, a partire dalle 8.30 di questa mattina. Le linee della metropolitana rimaste chiuse sono ora riaperte e circolano regolarmente. A Milano il traffico è stato intenso nel corso della mattinata soprattutto a causa della manifestazione lungo i percorsi cittadini del centro. Anche a Firenze la protesta in piazza ha causato disagi per il traffico.
Circolazione dei treni
Bassa" l'adesione tra i dipendenti del Gruppo Fs Italiane. Nel corso della giornata, si legge in un comunicato delle Fs, hanno circolato regolarmente la quasi totalita' dei treni a lunga percorrenza (96%) ed e' stata pressoche' regolare anche la circolazione dei treni regionali, con una media di corse effettuate pari al 90% di quelle previste in orario, con punte, in alcune regioni, fino al 99-100%. E' quanto si legge in un comunicato delle Fs. (AGI)