Roma - Le sedi di Finmeccanica a Roma e della Hitachi a Napoli sono state perquisite dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Milano. Stando a quanto si apprende sono stati acquisiti documenti e materiale informatico. Il cellulare e il Pc dell'Ad di Finmeccanica Mauro Moretti sono stati 'ispezionati' dai finanzieri. Stando a quanto apprende l'Agi, le Fiamme Gialle hanno effettuato analoghi controlli anche su altre apparecchiature informatiche nel corso delle perquisizioni. Tutto il materiale e' stato preso in copia e sara' consegnato ai magistrati di Milano che indagano sulla cessione, da parte di Finmeccanica, del 40% di Ansaldo Sts a Hitachi, dopo i rilievi della Consob.
Anche queste perquisizioni, come quelle effettuate nella sede di Genova, rientrano nell'ambito dell'indagine milanese sull'operazione che ha portato alla cessione, da parte di Finmeccanica, del 40% di Ansaldo Sts a Hitachi. L'indagine era stata aperta dal pm Adriano Scudieri dopo i rilievi della Consob su una sospetta "collusione" tra venditore e acquirente nella determinazione del prezzo di cessione.
Secondo l'organismo di vigilanza, una parte del prezzo sarebbe stata pagata a Finmeccanica sopravvalutando di 32 milioni di euro il valore di Ansaldo Breda, ceduta ai giapponesi insieme alla quota in Ansaldo Sts. E l'aver celato una parte del prezzo al mercato avrebbe danneggiato gli azionisti di minoranza perche' Hitachi ha visto lanciare l'opa a un prezzo piu' basso di quello previsto dalla normativa. Nell'inchiesta, al momento a carico di ignoti, vengono ipotizzati i reati di aggiotaggio e ostacolo all'attivita' di vigilanza.
Secondo fonti vicine al dossier, intanto, la seconda sezione quater del Tar del Lazio avrebbe confermato la sentenza del giudice monocratico dello stesso tribunale amministrativo che, lo scorso 18 febbraio, ha accolto "provvisoriamente" il ricorso presentato dalla Hitachi contro la decisione della Consob che ha rivisto al rialzo il prezzo pagato dalla multinazionale giapponese agli azionisti per ritirare Ansaldo Sts dalla Borsa.
La Corte ha fissato per il prossimo 17 maggio l'udienza di merito.
In particolare, il gruppo nipponico, nei giorni scorsi, aveva chiesto di sospendere gli effetti della decisione della Consob, che aveva portato il prezzo dell'Offerta pubblica di acquisto delle azioni di Ansaldo Sts da 9,50 a 9,899 euro. La corte ha poi fissato per il prossimo 17 maggio l'udienza saranno per decidere nel merito. Riguardo all'operazione che ha portato Hitachi a rilevare dalla Finmeccanica la Ansaldo Sts e un ramo di azienda della Ansaldo Breda, la Consob si era pronunciata lo scorso 3 febbraio decidendo un aumento del prezzo dell'Opa.
"La Consob - si legge nel comunicato ufficiale - nell'ambito dell'istruttoria avviata su istanza di due azionisti di minoranza, ha accertato, con riferimento ad un'operazione avente carattere unitario che ha portato il venditore, Finmeccanica Spa, a cedere al gruppo Hitachi la quota di circa il 40% detenuta in Ansaldo Sts e al tempo stesso anche il ramo di azienda Ansaldo Breda, l'esistenza di una collusione fra Hitachi e Finmeccanica, volta a riconoscere al venditore un corrispettivo piu' elevato rispetto a quello dichiarato dall'offerente".
In pratica, la Consob aveva dato ragione ai fondi di investimento secondo i quali c'e' stata una valutazione piu' favorevole a Ansaldo Breda e una meno vantaggiosa di Ansaldo. Finmeccanica aveva invece smentito tale ipotesi sostenendo che "di aver condotto un processo competitivo trasparente il cui esito e' stato determinato solo tenendo conto della piu' alta valorizzazione espressa tra tutti i partecipanti nell'intero processo". Comunque Hitachi, nel caso venisse accolta la tesi della Consob, ha gia' costituito un fondo vincolato per far fronte al sovrapprezzo da corrispondere a coloro che hanno aderito all'opa. Ad oggi, il colosso nipponico, al termine dell'opa terminata ieri, ha un quota del 46,48% di Ansaldo Sts di cui il 6,42% acquisito nel corso dell'offerta pubblica. (AGI)