Bolzano - Sei scialpinisti morti, cinque di essi originari dell'Alto Adige ed uno della vicina Austria: e' il tragico bilancio della valanga distaccatasi dalla parte sommitale del Monte Nevoso, una delle piu' alte montagne del Parco Naturale delle Vedrette di Ries in valle Aurina nella zona orientale della provincia di Bolzano. E' quanto si apprende da fonti dei soccorritori. Alcuni dei feriti, tra essi due austriaci, sono riusciti a liberarsi autonomamente dalla massa nevosa.
La slavina con un fronte di circa 150 metri e lunga 300 si e' staccata attorno alle ore 11,15 di questa mattina mentre il gruppo di escursionisti era ormai prossimo alla vetta di Monte Nevoso (conosciuto nel mondo alpinistico con la dizione tedesca di Schneebiger Nock) posta a 3.358 metri. In quella zona oggi il periodo valanghe era classificato di grado 2 "moderato" su una scala che va da 1 a 5. Impegnati nella macchina dei soccorsi, la cui base operativa era il campo da calcio di Riva di Tures, anche tre elicotteri, il Pelikan 2 del 118, quello dell'Aiut Alpin Dolomites ed uno austriaco proveniente da Lienz.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, impegnato a Parigi per il vertice dei leader progressisti, ha fatto sapere di essere in continuo contatto con la protezione civile. Quella di oggi è una delle più gravi sciagure accadute in montagna. Il 13 febbraio uno sciatore era stato travolto da una valanga a Madesimo, in provincia di Sondrio. L'uomo è stato trovato in arresto cardiocircolatorio. Inutili i tentativi di rianimarlo.
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Una settimana prima nel Tirolo, a Wattener Lizum, sulle Prealpi del Tux (distretto di Wattenberg), una valanga aveva travolto due gruppi per un totale di 17 scialpinisti, uccidendone cinque. Le vittime erano tutte di nazionalità ceca.
Il 2 maggio del 2015 quattro scialpinisti erano morti travolti da una valanga nei pressi del rifugio Casati in Val Martello nel gruppo Cevedale-Ortles. Il 23 giugno del 2013 giornata tragica sul Gran Zebru' a Solda con sei morti in due incidenti diversi. Nel primo erano morti tre alpinisti bergamaschi, nel secondo tre alpinisti altoatesini. Il primo aprile del 2013, il giorno di Pasquetta, due scialpinisti italiani ed uno tedesco erano morti, travolti da una slavina, durante un'escursione sulla Cima Beltovo di Fuori.
(AGI)