Roma - Manuel Foffo e Marco Prato restano in carcere con l'accusa di essere gli autori dell'omicidio di Luca Varani: il gip del Tribunale di Roma, Riccardo Amoroso, ha convalidato il loro arresto, ma non contesta la premeditazione. I due presunti assassini stanno rispondendo ai magistrati, ma le loro versioni della folle notte al Collatino non collimano. A partire dalla coltellata al cuore di Luca Varani che, però, secondo i medici potrebbe non essere la causa della morte. Anche su questo punto Manuel Foffo e Marco Prato si stanno accusando a vicenda, ma gli inquirenti, all'esito dell'autopsia, ritengono che quel fendente non sia stato decisivo a determinare il decesso. In assenza di quella coltellata, insomma, Varani sarebbe morto in ogni caso per le numerose ferite riportate alla gola.
In attesa di conoscere esattamente le dichiarazioni di Prato, ieri ha parlato il suo avvocato: Marco Prato "era a casa di Foffo quella sera dove è andato poi Luca Varani, ma le cose non sono andate come è stato detto fino ad oggi",o ha affermato Pasquale Bartolo legale di Marco Prato, uscendo dal carcere di Regina Coeli. "Abbiamo reso l'interrogatorio - ha proseguito - e chiarito quale è stato il nostro ruolo nella vicenda che è del tutto diverso da quello che ci è stato attribuito fino ad ora. Al magistrato è stato detto cosa sia accaduto in tutti i particolari. Il mio assistito ha detto al magistrato tutto quello che si ricordava". Poi sulle differenze con la versione di Foffo, il legale ha precisato: "Non conosco quale sia la versione di Manuel, ma non ci sono state mosse contestazioni".
Per la Procura di Roma, comunque, la ricostruzione fornita da Foffo di quanto avvenuto nell'appartamento al Collatino "è credibile". Anche il fatto che dopo aver ucciso Luca Varani, Manuel Foffo e Marco Prato hanno dormito abbracciati sul letto. "Marco Prato dice bugie. Non sono un predatore sessuale". Ha ripetuto Foffo, durante l'interrogatorio reso nel pomeriggio al pm Francesco Scavo.
Sulla mattanza del Collatino ancora ci sono molti lati oscuri. E lo stesso avvocato di Foffo spiega: "C'era un contesto sessuale ma il movente non è ancora uscito fuori. Il mio assistito continua a ripetere che non sa perchè lo hanno fatto". Secondo quanto riferito dall'avvocato, "Manuel ha confermato che al momento del delitto erano solo loro due. Vogliamo chiedere - ha ribadito - la perizia tossicologica, d'altronde gli esami gli hanno già fatti quindi siamo tutti tranquilli e sereni".
Nel frattempo, i carabinieri che indagano sull'omicidio di via Igino Giordano, al Collatino, non sono solo alla ricerca di una ragazza bionda di 25 anni che è stata vista parlare con Luca a bordo del trenino che il ragazzo prese per raggiungere l'appartamento di Foffo e Prato. Gli investigatori ritengono che ci sia anche un altro testimone utile alle indagini, che avrebbe assistito al colloquio tra questa ragazza e Luca Varani. (AGI)