CdV - Rispondendo alla Commissione Reale Australiana che lo interoga in videoconferenza, il cardinale Geoge Pell ha accusato questa sera il suo predecessore quale arcivescovo di Melbourne, monsignor Frank Little, morto nel 2008. La Commissione ritiene di avere le prove che Little, arcivescovo della diocesi di Melbourne dal 1974 al 1996, custodisse un dossier segrete pieno di "lettere di denunce fatte da ogni sorta di persone, dai genitori in particolare, dalle vittime stesse" e Pell conviene con questa tesi dicendo: "Monsignor Little in alcune occasioni non ha agito come avrebbe dovuto e certamente non ha dato e non ha cercato informazioni adeguate mettendole a disposizione del comitato consultivo per la gestione del perosonale ecclesiastico".
Secondo Pell, l'arcivescovo Little sapeva che c'erano sacerdoti pedofili, e tra i documenti al vaglio dalla Commissione d'inchiesta si evince che anche lui spostava gli interessati di parrocchia in parrocchia senza denunciarli alla polizia o segnalandoli a Roma. Probabilmente per questa ragione Little - ha ipotizzato Pell - si dimise 4 anni prima nel 1996. "Si dimise - ha spiegato - in anticipo e ho il sospetto che la sua situazione sia parallela a quella del vescovo Mulkearns che si è dimesso presto, forse con 8 anni di anticipo, probabile che una delle ragioni di queste dimissioni furono problemi sorti per il modo con cui hanno gestito i casi di pedofilia. Non mi sorprenderebbe pertanto se all'arcivescovo Little è stato chiesto di consegnare le sue dimissioni, anche se di certo era malato". Uno dei casi gestiti male dall'arcidiocesi è stato quello del sacerdote Peter Searson, denunciato per aver commesso abusi nel biennio 1984-86. Searson morì nel 2009 senza essere mai processato. Anche in questo caso la diocesi, e l'arcivescovo Little, non hanno preso alcun provvedimento nonostante arrivassero quotidianamente reclami da genitori per il modo strano con cui Searson confessava i bambini facendoli sedere sulle sue gambe. L'arcivescovo Little sapeva addirittura che il prete violava il segreto confessionale registrando le confessioni, ma non fece nulla. Inoltre il sacerdote aveva altri comportamenti bizzarri, ad esempio aveva con sè una pistola o usava violenza verso gli animali. In merito George Pell si è espresso brevemente affermando che aveva scoperto che qualcuno aveva preparato un elenco di segnalazioni pari a una pagina e mezzo. "Non sono mai stato informato che questo documento era stato preparato e non sono mai stato informato circa la varietà e la gravità dei problemi di Sunbury", ha concluso.
Nell'audizione del cardinale Pell è stato esaminato il caso di padre Edward Dowlan, condannato a sei anni e sei mesi di reclusione per 16 capi d'accusa riguardanti abusi su 11 studenti di quattro scuole diverse. "Avevo sentito qualche voce di comportamenti inadeguati" negli anni Settanta, e "avevo concluso che riguardassero comportamenti pedofili", ha ammesso l'attuale ministro delle finanze di Papa Francesco. Anche Dowlan come Ridsdale fu trasferito in un'altra parrocchia: "Non sapevo esattamente quello di cui era accusato - ha detto testualmente Pell - ma 40 anni fa o più di 40 anni fa ho ipotizzato che con il trasferimento venissero adottate misure più adeguate". "Ha fatto queste supposizioni, ma si è informato?", ha chiesto a Pell, il presidente della Commissione d'inchiesta McClellan. "No non l'ho fatto!". Il cardinale Pell ha detto inoltre di non aver mai saputo il nome delle vittime nè che vi fosse un alto numero di vittime o che gli abusi di Dowlan fossero di pubblico dominio nella scuola. (AGI)