Benevento - Avrebbero preteso il 10 per cento sull'importo degli appalti pubblici da affidare agli 'amici'. Questa l'accusa di concussione in concorso che ha portato all'arresto del sindaco di San Lorenzo Maggiore, Emmanuele Di Libero, e del capo dell'ufficio tecnico comunale.
Sono in corso perquisizioni anche negli uffici comunali di San Lupo e Guardia Sanframondi. Sindaco e dirigente si trovano agli arresti domiciliari per ordine del gip del tribunale di Benevento che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del procuratore Giovanni Conzo. L'indagine sarebbe partita dalla denuncia di un imprenditore costretto a pagare tangenti per ottenere i lavori pubblici.
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Per gli inquirenti, il sindaco De Libero e il responsabile dell'Utc di San Lorenzo, che ha quello stesso ruolo per i comuni di Guardia Sanframondi e San Lupo, avrebbero messo in piedi un sistema collaudato di tangenti e appalti concessi solo a imprese 'amiche'. E in questo sistema si e' imbattuto un imprenditore edile che si era aggiudicato i lavori per la realizzazione del primo e del secondo lotto dell'area industriale di San Lorenzo Maggiore, per un valore di oltre 862mila euro con risorse da fondi europei. L'imprenditore, pero', non aveva fatto i conti con un sindaco e il capo dell'ufficio tecnico comunale che per dare il via libera ai lavori volevano intascare il 10% dell'importo complessivo dei lavori, cioe' una mazzetta da circa 70mila euro. Entrambi sono stati incastrati da intercettazioni telefoniche e riprese video.
In un filmato girato con telecamere nascoste dai carabinieri del comando provinciale di Benevento De Libero, al secondo mandato elettorale, viene ripreso mentre intasca la prima tranche della tangente concordata, circa 11mila euro in contanti. La versa l'imprenditore concusso, che nel maggio scorso si era rivolto ai carabinieri per denunciare le pressioni ricevute dall'amministratore e dal tecnico. Dalla denuncia sono scaturite le indagini, lunghe e complesse, che hanno rischiato di essere compromesse per una fuga di notizie. Qualcuno, non ancora identificato, avrebbe infatti avvisato i due indagati dell'apertura di un'inchiesta sull'affidamento dei lavori per l'area industriale di San Lorenzo. E sul punto i carabinieri del comando provinciale, coordinati dal procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo, hanno avviato altre indagini. I due indagati si trovano agli arresti domiciliari e saranno ascoltati nei prossimi giorni dal gip Gelsomina Palmieri per l'interrogatorio di garanzia. (AGI)