CdV - Peter Saunders, attivista inglese nella lotta contro la pedofilia ed egli stesso vittima di abusi da parte di un sacerdote cattolico, lascia per ora la Commissione vaticana per la protezione dei minori nella quale lo aveva inserito Papa Francesco. La decisione, assunta all'interno dell'organismo, arriva a seguito ad affermazioni dello stesso Saunders che ha criticato il cardinale George Pell, superministro vaticano dell'Economia, per aver risposto con certificati medici alle richieste di essere interrogato dalla Commissione governativa australiana che deve far luce sugli abusi nel grande paese, riguardo alla gestione dei sacerdoti colpevoli o sospettati di abusi nella diocesi di Melbourne, quando il porporato ne era l'arcivescovo.
"La Commissione Pontificia per la Protezione di minori - si legge in una nota diffusa dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - nell'incontro di oggi ha discusso l'orientamento e gli scopi della Commissione stessa. Come risultato della discussione si e' deciso che il signor Peter Saunders prendera' un periodo di aspettativa dalla sua partecipazione come membro per riflettere come egli possa contribuire nel modo migliore al lavoro della Commissione".
Lo scorso giugno, Saunders aveva denunciato pubblicamente il "disprezzo" per i bambini vittime di abusi sessuali ad opera dei preti pedofili locali che avrebbe dimostrato il cardinale George Pell, dichiarando alla tv australiana Channel Nine che il cardinale "si sta facendo gioco della commissione papale, del Papa stesso, ma soprattutto di tutte le vittime". Per questo, aveva aggiunto, il porporato dovrebbe "essere messo da parte" da Papa Francesco. Da parte sua il porporato aveva emesso un comunicato descrivendo le accuse di Saunders come "false", "fuorvianti" e "oltraggiose". Il cardinale, che e' stato poi anche arcivescovo di Sydney, aveva spiegato che le indagini hanno riportato alla luce vecchie accuse di cui e' gia' stato scagionato da tempo. Tutto cio' evoca un po' l'immagine biblica di Davide contro Golia, anche per la gigantesca statura fisica di Pell, che soprattutto e' il prefetto del nuovo super dicastero istituito da Bergoglio.
Ma Saunders non c'e' andato leggero, se davvero ha qualificato il cardinale australiano come "sociopatico" per non aver preso i necessari provvedimenti a difesa dei bambini ed essere rimasto "freddo" davanti alla sofferenza delle vittime e dei parenti, sottraendosi alle richieste di chiarimenti. Alla vicenda Pell si e' aggiunta poi quella dei preti pedofili della diocesi cilena di Osorno, dove recentemente il vescovo non ha assunto i necessari provvedimenti. E Saunders e' nuovamente insorto. In particolare, il vescovo cileno Juan Barros viene accusato di aver coperto un sacerdote, Fernando Karadima, che nel 2011 e' stato riconosciuto colpevole di abusi su minori dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Monsignor Barros, di cui Karadima ha accompagnato il cammino vocazionale e che apparteneva alla sua cerchia di amici piu' stretti. (AGI)