Paola (Cosenza)- L'infermiere di 46 anni accusato di aver ucciso la cognata, Anna Giordanelli, medico 53 enne di Cetraro (Cs) colpita ripetutamente alla testa con una sbarra di ferro mentre faceva jogging, e' in stato di fermo per omicidio volontario dall'una di notte. L'emissione del provvedimento e' stata confermata stamane all'Agi dal procuratore di Paola (Cs), Bruno Giordano, che coordina le indagini svolte dai Carabinieri. Paolo Di Profio, interrogato per diverse ore nella sede della compagnia dei Carabinieri di Paola come persona informata dei fatti prima del fermo, si trova ora nel carcere della citta', dove e' stato trasferito durante la notte.
Legale cognato, "nessuna ammissione"
"Siamo qui solo per testimoniare la tempestivita' della risposta della procura e dell'Arma dei carabinieri e non per riscuotere crediti mediatici". Ha esordito cosi', questa mattina, il procuratore di Paola (CS), Bruno Giordano, nel corso della conferenza stampa che segue al fermo di Di Profio. "Riteniamo di aver blindato, dal punto di vista probatorio, un fatto molto grave - ha detto Giordano - e l'indagato ha reso ampia confessione e riferito molti particolari. Abbiamo acquisito una messe di riscontri - ha aggiunto - e vi dico che c'era anche una telecamera sul posto che ha ripreso l'auto arrivare, auto che poi viene ripresa mentre va via velocemente. Sull'auto ci sono macchie di sangue e anche a casa del Di Profio ci sono macchie di sangue - ha detto il procuratore - e sappiamo, per testimonianza della moglie dell'indagato, che il piede di porco era nella disponibilita' del fermato, e inoltre c'e' chi ha visto di persona l'auto sul posto. Di Profio, dopo aver ammesso le sue colpe, chiuso il verbale, si e' avvalso della facolta' di non rispondere".
(AGI)
(29 gennaio 2016)