Roma - È stato rintracciato dai carabinieri l'uomo che, "armato" di un fucile giocattolo, ha involontariamente creato il panico ieri sera alla Stazione Termini. Si tratta di un pizzaiolo di 44 anni residente nella capitale, che ogni settimana va ad Anagni a trovare il figlio, che vive lì con i nonni. Il fucile era un regalo di Carnevale per il bimbo, come attestato dallo scontrino esibito dall'uomo al militare e al capotreno che lo avevano notato sul convoglio. Al massimo rischia una denuncia - improbabile alla luce dei fatti sin qui emersi - per procurato allarme.
Tutto è nato ieri sera dalla telefonata con cui una donna segnalava al 113 la presenza di un uomo "armato di fucile" su una banchina della stazione Bologna della metro B. Immediato l'intervento della Polfer a Roma Termini, dove nel frattempo l'uomo era arrivato: come previsto dal protocollo operativo che scatta in questi casi, l'area dello scalo è stata messa in sicurezza e sono entrati in azione circa 70 agenti, unità speciali antiterrorismo comprese. Senza esito le ricerche sul momento, mentre nel frattempo venivano passate al setaccio le immagini del circuito di videosorveglianza. Il sospetto, probabilmente ignaro del caos provocato, nel frattempo era però salito su un treno e aveva raggiunto Anagni. Sul convoglio sarebbe stato notato da un carabiniere libero dal servizio e dal capotreno, ma lasciato andare perché in possesso di un'arma palesemente giocattolo (con tanto di tappo rosso) e perché con ogni probabilita' il militare non sapeva in quel momento della 'caccia all'uomo' partita dalla capitale. Tra l'altro, al carabiniere e al copotreno che gli chiedevano il perchése ne andasse in giro con il "fucile", l'uomo aveva candidamente spiegato che si trattava di "un regalo per il figlio"
(26 gennaio 2016)