Cesena. - Parmalat, Vincenzi, Ferrero, Barilla e Granarolo: questi i nomi più in vista di una serie di truffe nella grande distribuzione che hanno portato al sequestro preventivo di oltre 23 milioni di euro. Le indagini avevano gia' consentito di individuare un'associazione a delinquere col coinvolgimento di 38 persone, tra cui imprenditori e dipendenti di societa' della grande distribuzione. Sei le misure cautelari di obbligo di firma disposte nel 2012. A capo della frode, un cesenate di 54 anni. Le frodi a danno dei marchi italiani erano state realizzate utilizzando due societa' estere inesistenti - una tedesca e una olandese - che, pero', fungevano solo da "specchio" ad una societa' di import/export con sede a Cesena. Gli indagati, mediante fittizie cessioni all'estero di prodotti alimentari destinati alle esportazioni - attraverso la falsificazione di documenti di accompagnamento e di trasporto - traevano profitto dalla differenza di prezzo determinata dalle societa' produttrici per la vendita di prodotti destinati al mercato estero rispetto a quella di prodotti destinati al mercato italiano. Tutti gli acquisti e le vendite di merce erano poi giustificate mediante l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un importo complessivo di oltre 92 milioni di euro. E' stato accertato che la merce non e' mai uscita dal territorio italiano: la documentazione necessaria a perfezionare gli acquisti veniva inviata via fax dagli uffici della societa' cesenate: l'apparecchio era programmato in modo da non consentire di risalire alla sua effettiva ubicazione. (AGI)
(23 dicembre 2015)