Milano - La Corte d'assise d'appello di Milano ha confermato la condanna all'ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, l'ex capo del reparto di chirurgia toracica alla casa di cura Santa Rita. I giudici gli hanno ridotto la pena accessoria dell'isolamento diurno a un anno e 6 mesi. Brega era accusato di quattro omicidi volontari in relazione alla morte di altrettanti pazienti da lui operati e di un'ottantina di casi di lesioni.
Brega Massone era già stato condannato in via definitiva a 15 anni di carcere nel febbraio di quest'anno, ma in quella occasione al centro del processo non c'erano gli omicidi ma decine di casi di lesioni, oltre alla truffa al sistema sanitario nazionale per avere eseguito interventi inutili o dannosi "a scopo di lucro". L'ex chirurgo della casa di cura Santa Rita, poi 'rinata' dopo l'inchiesta come Istituto Clinico Città Studi, era presente in aula al momento della lettura del dispositivo. Dopo avere ascoltato i giudici ribadire la pena dell'ergastolo, Brega ha abbracciato la moglie in lacrime che l'ha sempre seguito in tutte le udienze.
E' stata ridotta da 30 a 25 anni la condanna per Fabio Presicci, l'ex braccio destro di Brega Massone. Presicci era gia' stato condannato in via definitiva nel primo processo sulla 'clinica degli orrori' a febbraio.
Pochi metri più in là, lacrime di gioia hanno accompagnato l'assoluzione pronunciata dai giudici per Marco Pansera, assolto dopo la condanna a 26 anni di carcere in primo grado. Pansera è stato abbracciato da parenti e amici in aula per ascoltare il verdetto. "E' stato meritatamente assolto", ha commentato Francesco Isolabella, legale di Pansera. La riduzione dell'isolamento diurno che accompagna l'ergastolo sancito dai giudici d'appello (da 3 anni a 1 anno e sei mesi) si spiega con la prescrizione dichiarata per alcuni episodi di lesioni.
Marco Pansera era stato condannato in primo grado a 26 anni di carcere, gli veniva contestato un omicidio volontario. I giudici hanno così accolto la richiesta del procuratore generale che aveva chiesto di cancellare la condanna di primo grado e assolverlo.
"Non ero un serial killer, non ero una persona egoista, non volevo fare della mia professione un guadagno". Lo ha affermato Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario della casa di cura Santa Rita ribattezzata "clinica degli orrori" nelle intercettazioni, durante le dichiarazioni spontanee rese ai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano prima che i magistrati si ritirassero in camera di consiglio in vista della sentenza che dovrebbe arrivare attorno alle 17. Il medico ha ribadito durante le sue dichiarazioni la richiesta, già formulata dagli avvocati nel corso del processo, che venga eseguita una perizia super partes per dimostrare la validità delle proprie scelte chirurgiche. Brega è accusato di omicidio volontario in relazione alla morte di 4 pazienti. Il pg ha chiesto una riduzione della pena per il suo ex braccio destro, Fabio Presicci, e l'assoluzione per un altro chirurgo, Marco Pansera, che aveva preso 26 anni. (AGI)